Sigarette, arriva il decreto da parte del Governo: cittadini avvisati

Dopo mesi di attesa, finalmente è arrivato il decreto da parte del Governo sulle sigarette che sancirà un vero e proprio cambiamento.

Le sigarette sono un prodotto largamente utilizzato in Italia, nonostante gli sforzi del governo per ridurre il loro consumo attraverso leggi e campagne di sensibilizzazione.

Le sigarette in Italia
Il decreto del Governo spaventa i fumatori

Il governo italiano ha introdotto numerose misure per limitare il consumo di sigarette, tra cui l’aumento del prezzo delle sigarette, la restrizione della pubblicità e la promozione di programmi di smettere di fumare. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il consumo di sigarette in Italia rimane elevato.

Il nuovo decreto mette in allerta tutti i cittadini

Le sigarette elettroniche dovrebbero essere vietate nei luoghi al chiuso o all’aperto, come per le sigarette normali. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante un’audizione in commissione Affari sociali della Camera, ha annunciato di voler allargare la stretta sul fumo, alle e-cig, aggiornando dopo 20 anni la legge Sirchia.

Sigaretta elettronica in Italia
Le sigarette elettroniche potrebbero essere vietate all’aperto o al chiuso

Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina“. Queste sono le parole di Schillaci.

Ecco come rafforzare la sicurezza negli ospedali

Il ministro Schillaci ha inoltre evidenziato l’esigenza di rafforzare la sicurezza nelle strutture dopo le recenti aggressioni di medici e infermieri negli ospedali. “Con il ministro Piantedosi saranno sicuramente rafforzati i posti di polizia presso gli ospedali italiani, con maggiore attenzione negli ospedali dove questi fenomeni delinquenziali si sono sviluppati con maggiore frequenza. Devo dire che chi ne paga spesso le conseguenze sono proprio gli operatori del pronto soccorso per i quali abbiamo una grande attenzione e verso cui cercheremo di trovare delle misure adeguate per rendere il lavoro in un pronto soccorso migliore di quello che è attualmente“, ha spiegato.

Sull’allarmismo creatosi intorno alla carenza di farmaci, Schillaci ha evidenziato: “Il problema della carenza dei farmaci è stato principalmente sollevato da alcuni organi di stampa. Questo non è un problema di oggi ed esiste da diverso tempo ma noi abbiamo tutti gli strumenti per controllare la situazione. C’è l’Aifa che si è sempre occupata di queste problematiche con un tavolo che esiste dal 2015 e io proprio di recente ho promosso un tavolo permanente con gli stakeholder (i soggetti attivamente coinvolti nell’attività di un’azienda, ndr) del settore per controllare e per avere iniziative a tal proposito“, ha concluso.

Impostazioni privacy