Li usiamo ogni giorno, ma nessuno sa chi li ha inventati, la scoperta è incredibile

Il coperchio, il girarrosto, il cavatappi, il macinapepe, il frullatore, il tovagliolo e la forchetta sono solo alcuni degli utensili che usiamo tutti i giorni in cucina e a tavola con la nostra amata famiglia. Ma nessuno sa che questi oggetti universali sono stati inventati da uno scienziato italiano, celebre per aver dipinto una delle opere più famose della storia dell’umanità.

Oltre a queste invenzioni da cucina, l’artista si dedicò inoltre ad una bevanda realizzata con estratto di acquarosa, zucchero, limone e alcool, filtrata in tela bianca e quindi servita fresca.

Tavola in casa (chesuccede13/07/2022)
Tavola in casa (fonte web)

Leonardo da Vinci fu un artista italiano, nato nel 1452, famoso soprattutto per aver realizzato e dipinto la Gioconda. Leonardo aveva una grande passione per la cucina ed insieme all’amico, Sandro Botticelli, decisero di aprire una taverna a Firenze, soprannominata la Taverna delle Tre Rane. L’esperienza non andò come previsto ma aiutò Leonardo a sviluppare alcuni oggetti manuali utili in cucina.

Leonardo da Vinci, la taverna e le invenzioni:

Il lavoro in taverna, infatti, fornì la giusta ispirazione a Leonardo per l’invenzione del coperchio, ideando un oggetto molto resistente e soprattutto in grado di non interferire con il sapore delle pietanze. Leonardo fu un amante anche del vino e per questa ragione mise a punto il prototipo del cavatappi come si evince dagli schizzi nel Codice Atlantico. Nel suo codice realizzò perfino il prototipo di frullatore, azionato da una manovella, e il giarrosto, avviato attraverso delle eliche con il calore della fiamma

In uno dei suoi più famosi dipinti, l’Ultima Cena, si può osservare come accanto agli ospiti ci siano dei tovaglioli per pulirsi la bocca. Non è certa invece la sua invenzione della forchetta a 3 rebbi, anche se molti la reputano come sua.

Tra le tante scoperte di Leonardo, c’è anche quella del galateo. Il galateo è un codice comportamentale, pubblicato nel 1558, composto da 34 regole da seguire per stare in tavola. Tra i consigli più noti per avere un comportamento adeguato spiccano: non mettere i piedi sul tavolo, non sedere in braccio ad altri ospiti o sedersi sul tavolo e non posare la testa sul piatto.

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