Operato d’urgenza, soffriva di un singolare disturbo alimentare

Un uomo è stato operato d’urgenza, poiché soffriva di un particolare disturbo alimentare.

Il paziente è riuscito ad essere operato dai medici ed è stato messo a conoscenza di un suo singolare disturbo.

Uomo operato d'urgenza
Fonte Canva

I familiari dell’uomo sono rimasti scioccati dalla vicenda e non hanno voluto lasciare dichiarazioni sull’accaduto.

Il particolare disturbo alimentare dell’uomo

L’uomo è arrivato in ospedale in preda a strazianti dolori allo stomaco ed i medici, in un primo momento, hanno pensato che potesse trattarsi di un tumore in stato avanzato. Dopo aver effettuato alcune visite, gli esami hanno dato un esito inaspettato: il paziente di 32 anni, aveva nello stomaco 63 cucchiai.

Uomo ingoia cucchiai
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I familiari dell’uomo pensano che possa averli ingeriti mentre era in cura per una tossicodipendenza in una clinica locale. Secondo le ultime ricostruzioni, infatti, il ragazzo si sarebbe in parte nutrito così per circa un anno. Il chirurgo Rakesh Khuran e la sua equipe hanno eseguito un’operazione di circa due ore ed ora l’uomo si trova in terapia intensiva. L’incredibile storia si è verificata nell’Uttar Pradesh, in India.

I chirurghi hanno dovuto praticare delle incisioni nell’addome per “ripescare” i 63 cucchiai di metallo, uno per uno. La domanda che si sono posti i medici é: come faceva ad ingerirli? Dopo il recupero degli oggetti in acciaio, la risposta è stata semplice: l’uomo rompeva la parte ovale e ingoiava solo i manici.

I medici ritengono che il paziente, probabilmente, soffra di una condizione di alterazione psicologica chiamata “Pica”. Infatti, chi ne soffre brama di mangiare oggetti non alimentari: si va dal carbone al metallo, dall’argilla alla terra.

Circa un anno fa, in Egitto, ci fu un episodio molto simile. Difatti, un paziente è stato ricoverato in ospedale con dolori addominali, dopo aver ingerito un intero telefono cellulare. In quell’occasione il paziente aveva confessato di aver ingerito lo smartphone sei mesi prima, ma che non aveva mai avuto il coraggio di parlarne prima.

Alla base di questo disturbo psicologico, vi è quasi sempre un’anemia da carenza di ferro, e il disturbo regredisce con la correzione della carenza o, nel caso delle donne incinte, col termine della gravidanza. A volte nei bambini, è il sintomo di una parassitosi intestinale o di una malattia celiaca, che hanno sempre come conseguenza, un disturbo del metabolismo del ferro e di altri minerali. Più raramente, invece, il picacismo è l’espressione di un disturbo ossessivo-compulsivo. Nei bambini la sua evoluzione può a volte esser complicata da problemi intestinali e da intossicazioni, per esempio nel caso d’ingestione di materiali tossici, come vernici.

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