Lotta alla lucemia, rivelata efficacia di una nuova cura

Ormai da tantissimi anni, purtroppo, molte persone lottano contro una delle malattie più aggressive per l’essere umano: la leucemia.

Si spera sempre di vedere una la luce in fondo al tunnel per tutte le persone affette da questa grave malattia, e l’agenzia Ansa ha riportato le ultime su questo delicato tema.

Lotta alla leucemia
Svolta nella lotta alla leucemia

In Italia, secondo le stime più aggiornate, mediamente vengono diagnosticati 17,5 casi di leucemia ogni 100.000 maschi e 10,5 ogni 100.000 femmine, che si traducono in un numero stimato di circa 4.700 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e circa 3.200 tra le donne.

Lotta alla leucemia, ecco la nuova svolta

Una nuova terapia “combo” si è dimostrata efficace contro la leucemia mieloide acuta e gli effetti positivi della cura sono stati evidenziati dalla sperimentazione clinica ma anche da un trial virtuale, condotto attraverso l’intelligenza artificiale, presentato per la prima volta al Congresso della Società americana di ematologia (Ash). Lo ha riportato Ansa.

Ecco qual'è la terapia contro la leucemia acuta
Nuova terapia contro la leucemia

I due studi, presentati con la menzione “Best of Ash“, sono stati ideati dall’Istituto romagnolo per la cura dei tumori Nino Amadori di Meldola, e realizzati in 30 centri della rete “Fondazione Gimema per la promozione della ricerca sulle malattie ematologiche“.

Il nostro studio ha dimostrato l’efficacia del nuovo programma Vflai, che prevede la chemioterapia associata al nuovo farmaco venetoclax, nei malati di leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi giovani ed a più alto rischio di recidiva, con un profilo dunque sfavorevole. Vflai ha portato infatti ad una remissione completa della malattia nell’89% dei casi, un dato di remissione completa mai ottenuto su questo tipo di popolazione. Lo studio è stato condotto su 117 malati e all’Ash presentiamo i risultati sui primi 60 pazienti“. Queste sono state le parole del direttore scientifico dell’Istituto Amadori, Giovanni Martinelli all’ANSA.

L’Istituto, inoltre, ha effettuato una seconda analisi attraverso un trial virtuale definito Propensity score: “Si è considerata una serie storica di malati con leucemia acuta rispetto al trattamento con Vflai e si è visto che tale approccio è estremamente più favorevole rispetto alla chemioterapia convenzionale in uso. L’approccio del trial virtuale è molto innovativo perchè si risparmia a tanti malati un trial clinico in cui potrebbero capitare anche nel braccio di sperimentazione meno efficace. E’ una delle prime volte che viene presentato un virtual trial: l’idea è di creare con l’intelligenza artificiale una sperimentazione che abbia le stesse caratteristiche e la stessa efficacia di un trial reale“, continua Martinelli.

I dati sulla leucemia in Italia

In Italia si registrano circa 6mila casi l’anno di leucemia mieloide acuta, di cui la metà sono soggetti tra 18 e 65 anni. La maggioranza di questi malati affronta poi un trapianto di midollo di consolidamento.

E’ dunque importante arrivare al trapianto senza residuo di malattia: i nostri dati indicano che questa è una terapia innovativa. Si mette il paziente in una condizione di guarigione che può essere poi consolidata dal trapianto“, conclude Martinelli.

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