Diagnosi sbagliata, donna “salvata” da Bebe Vio

Nei giorni scorsi, una donna è stata salvata da Bebe Vio dopo che le era stata comunicata una diagnosi completamente sbagliata.

Bebe Vio è una celebre schermitrice italiana, nota per le sue incredibili imprese sul campo da gioco e per la sua forza interiore che l’ha portata a superare grandi ostacoli nella vita. Nata a Venezia nel 1997, Bebe è cresciuta in una famiglia di sportivi e ha iniziato a praticare la scherma all’età di cinque anni.

Bebe Vio e la donna
Bebe Vio è riuscita a salvare una donna (Ansa- chesuccede.it)

La nota sportiva, negli ultimi giorni, ha letteralmente salvato la vita ad una donna, dopo che i medici le avevano comunicato una diagnosi completamente errata.

Bebe Vio salva una donna

A Terni, una donna ha subito l’amputazione di gambe e braccia per le conseguenze di alcune operazioni che le avrebbero dovuto asportare un tumore. Quando però la donna, Anna Leonori, ha scoperto che la diagnosi era stata frutto di un errore sanitario e il tumore non c’era, ha dovuto farsi forza per poter affrontare la sua nuova vita, anche grazie all’aiuto di Bebe Vio che le ha dato consigli sulle protesi.

Bebe Vio protesi
Bebe Vio ha aiutato una donna di Terni con le protesi (Ansa- chesuccede.it)

Ora la Leonori è pronta ad affrontare l’odissea processuale contro tre strutture sanitarie per chiedere il giusto risarcimento che le garantirebbe una vita dignitosa e l’uso delle protesi di ultima generazione.

Le costosissime protesi acquistate grazie alle raccolte fondi di associazioni di volontariato e privati mi hanno cambiato la vita. So bene che non avrò mai più l’autonomia ma mi hanno restituito un minimo di dignità nella vita di tutti i giorni. La quotidianità è fatta di tante cose, alcune non potrò farle mai più da sola, altre grazie alle protesi sì“, ha raccontato la 46enne al Messaggero.

L’errore dei medici e i consigli di Bebe Vio

L’odissea della quarantaseienne è iniziata nel 2014 quando è arrivata la diagnosi di un tumore maligno che richiedeva un tempestivo intervento molto invasivo. La donna si è operata a Roma, dove le hanno asportano utero, ovaie, 40 linfonodi e la vescica, che le è stata sostituita con una ortotopica.

Dopo l’operazione, però, è arrivata l’amara scoperta: l’esame istologico non ha riscontrato nessun tumore. Ma le operazioni subite le hanno reso la vita un inferno e per 4 anni è dovuta entrare e uscire dagli ospedali per infezioni, febbre, dolori. Il 7 ottobre 2017 la donna è stata ricoverata in ospedale per una peritonite acuta generalizzata, causata dalla perforazione della vescica. E’ rimasta in coma per un mese e mezzo. Poi è stata trasferita a Cesena dove ha subito l’amputazione di gambe e braccia.

Vicino ad Anna Leonori, oltre alla famiglia e ai figli, c’è stata anche Bebe Vio che l’ha aiutata nella scelta delle protesi di ultima generazione: “Imparerai a spostarti da un posto all’altro e nelle valigie avrai solo protesi. Farai una vita che si avvicina il più possibile alla normalità“.

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