Anziano fugge dalla clinica: ricercato dai Carabinieri. L’Incredibile motivo

Un anziano ultraottantenne si è dato alla fuga dalla clinica nella quale soggiornava. Sulle sue tracce i militari che lo cercano da giovedì

Strada di paese (youtube)
Strada di paese (youtube)

Un uomo di 86 anni risulta disperso da 4 giorni. L’uomo pare essersi allontanato volontariamente dalla struttura sanitaria nella quale era alloggiato.

A denunciarne la scomparsa la sorella, che si è presentata nella caserma dei militari dell’Arma.

L’uomo è di bassa statura, 165 centimetri e al momento del suo allontanamento indossava una tuta di colore blu.

Da fonti mediche, l’anziano non sarebbe autosufficiente, prenderebbe medicinali e soffrirebbe di vuoti mentali.

I carabinieri lo stanno cercando anche con l’ausilio di vigili del fuoco, protezione civile e volontari. In azione anche l’unità cinofila.

L’ottantenne sarebbe ospite della clinica, tuttavia, per un motivo tutt’altro che innocente.

L’anziano disperso condannato per omicidio

L’uomo che si cerca affannosamente, infatti, è S.C., condannato in via definitiva per l’assassinio del genero M.G., a Rocca Priora in provincia di Roma.

Rocca Priora (youtube)
Rocca Priora provincia di Roma (youtube)

Il fatto avvenne nel 2013: la vittima 51enne, che si trovava a bordo della sua Fiat Panda, venne raggiunto da due colpi di pistola alla testa, da distanza ravvicinata.

Nonostante l’intervento fulmineo degli operatori del 118 e il trasporto all’ospedale San Sebastiano di Frascati, per l’uomo non ci fu nulla da fare e morì poco dopo.

I militari della Compagnia di Frascati iniziarono subito le indagini per individuare il responsabile dell’aggressione e in poco tempo risalirono al suocero, all’epoca 77enne.

A tradirlo il gps del telefonino, che condusse gli investigatori al cimitero di Lariano, dove trovarono il colpevole ancora con la pistola in mano, con l’intenzione di togliersi la vita.

Motivo dell’uccisione: lunghi e ripetuti dissidi familiari tra lui e il parente acquisito.

Il romano venne successivamente condannato a 18 anni di arresti domiciliari, vista anche la sua età avanzata. Gli inquirenti capirono essersi trattato, inoltre, di un raptus di follia per l’anziano incensurato e che non aveva mai dato segni di squilibrio.

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Ultimamente, con l’avanzare dell’età, si è reso necessario il suo ricovero in una struttura protetta dove, in circostanze ancora da chiarire, è riuscito a fuggire.

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