Allarme mutui, la situazione preoccupa: “Ricadute sulle rate”

La situazione dei mutui preoccupa tantissime persone ed ora è scattato addirittura l’allarme su una possibile ricaduta sulle rate dei cittadini.

Oltre alle innumerevoli tasse da pagare ogni mese, i cittadini italiani devono affrontare un altro grave problema. Infatti, la situazione dei mutui preoccupa moltissimo e sembra proprio che ci saranno delle gravi ripercussioni sulle rate del nostro Paese.

Allarme per tutti i cittadini italiani
I mutui preoccupano i cittadini

Il mutuo bancario è richiesto per la compravendita di beni immobili oppure per le ristrutturazioni di edifici o quello richiesto da un imprenditore per le sue attività aziendali (es. investimenti in ricerca e sviluppo, ampliamento ecc…). TgCom ha pubblicato le ultime notizie a questo riguardo.

La situazione dei mutui è molto preoccupante

Un’analisi della Fabi indica come, con il costo del denaro aumentato di mezzo punto percentuale al 2,5%, l’orizzonte del 6% per i prestiti appare sempre più vicino. Nonostante non rappresenti uno shock per i consumatori, già in frenata con le spese e penalizzati da inflazione e bassa crescita, “la mossa della Banca centrale europea rappresenta non solo il pretesto per far meno ricorso al credito, ma anche la probabile causa di rimborsi sempre più difficili“.

Crescita del mutuo al 6%
La crescita del mutuo preoccupa tutti

Secondo questa analisi, non basterà alle banche avvantaggiarsi del rialzo dei tassi e ampliare l’offerta di prodotti finanziari diversi dai mutui, perchè il destino di chi non fa in tempo a siglare una surroga o a rimborsare parzialmente il mutuo già in essere, è già segnato e si andrà a sommare all’ombra che incombe da mesi sui salari reali e sulle rate già in aumento di chi deve ripagare i propri debiti.

Ecco quanto pagheranno le famiglie

Il costo più che quadruplicato dei mutui continua a intimorire famiglie e imprese da mesi, e, se la loro capacità finanziaria continua a essere sotto stress, le inevitabili ricadute su rate e nuovi prestiti non faranno che aumentare e indurre a ridisegnare i comportamenti di famiglie e imprese.

La decisione della Banca centrale europea farà alzare i tassi di interesse sui mutui alle famiglie, ad eccezione di quelli a tasso fisso, già contratti con le banche. Le famiglie italiane, comunque, non devono rinunciare al sogno della vita, l’acquisto della casa, perché quando i tassi d’interesse caleranno e diventeranno più favorevoli, sarà possibile estinguere il vecchio mutuo con uno nuovo più vantaggioso. Per i giovani che vogliono acquistare casa è indispensabile che il governo rafforzi economicamente il Fondo statale di garanzia“. Queste sono le parole del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

Secondo la Fabi, i mutui ipotecari sono risaliti di ben 46,1 miliardi (+12,2%) da 379,1 miliardi a 425,2 miliardi, il credito al consumo di 11,9 miliardi (+11,7%) da 102,5 miliardi a 114,4 miliardi, mentre gli altri finanziamenti sono calati di 4,1 miliardi (-2,9%) da 144,7 miliardi a 140,5 miliardi.

Per quanto riguarda le imprese, nello stesso periodo si è registrato una riduzione complessiva dei finanziamenti a due cifre e pari a 11,4 miliardi (1,7%) passando da 678,5 miliardi a 667 miliardi: tale decremento ha riguardato principalmente la componente dei prestiti di breve periodo per 65,8 miliardi (-30,3%), riduzione che non ha compensato la crescita registrata sul versante dei prestiti oltre i 5 anni, aumentati di 59,39 miliardi (19,9%). Sul versante dei prestiti a medio termine (fino a 5 anni), la riduzione è stata più contenuta ma ha comportato comunque una contrazione di ben 4,9 miliardi (-3,0%).

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