Alberto Sordi, l’eredità crea scompiglio: è bufera per il suo patrimonio

Non sono solo i 200 film a comporre l’eredità di Alberto Sordi. L’attore cardine del cinema italiano ha lasciato anche un importante patrimoni0. Diverse le stime sull’ammontare e molte le “battaglie” per accaparrarselo.

È stato attore comico, regista, ma anche sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore. Tra i più amati e seguiti della sua generazione.

Alberto Sordi, che ha attraversato brillantemente i suoi ottantatré anni di vita con 200 film, ha fatto della “romanità” il suo must indiscusso.

Insieme ad altri interpreti di spessore – tra i tanti anche Tognazzi, Gassman, Mastroianni e Fabrizi – è stato uno dei massimi esponenti della commedia italiana.

Ma dopo la sua triste dipartita, il 24 febbraio del 2003, tutto ha iniziato a ruotare attorno al suo ingente patrimonio. Diverse le stime sull’ammontare dell’eredità, che ha scatenato una bufera tra parenti e affini.

40 Milioni, è guerra: 37 i parenti in lotta per l’eredità

Senza consorte o figli a cui cedere la propria eredità, Alberto Sordi scelse saggiamente di destinarla alla sorella Aurelia, morta nel 2014 alla veneranda età di 97 anni. Ma fece scalpore la vicenda giudiziaria che la vide protagonista.

 

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Solo nel 2019, infatti, si conclusero le accuse nei confronti di 37 parenti, ma anche professionisti e affini dell’attore italiano (si pensi factotum peruviano Arturo Artadi), accusati di aver architettato un raggiro ai danni dell’anziana donna.

L’intento, secondo la Procura, sarebbe stato quello di approfittare delle sue precarie condizioni di salute per mettere mano al patrimonio del più importante attore cinematografico italiano. Ma a quanto ammontava? Le stime parlano chiaro.

 

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Sarebbero 40 i milioni di euro devoluti ad Aurelia Sordi. Un patrimonio importante, in cui rientrano lo studio di Via Emilia, la villa da 650 mq di via Druso (valore di circa 15-20 milioni) e i beni presenti all’interno (valore di quasi un milione).

Nell’ottobre del 2014 Aurelia aprì un testamento. In questa occasione si parlò di destinare il denaro alla Fondazione Museo Alberto Sordi. Fondata nel 2011, avrebbe trasformato la villa dove “Albertone” visse dal 1958 alla morte in un museo commemorativo.

Il fondo di dotazione della fondazione risultava di 21,225 milioni. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 è di 21,077 milioni. Nell’elenco dei beni trasmessi all’ente comparivano quattro conti correnti e due portafogli titoli, il 100% delle quote della società Aurelia cinematografica (che risultava in liquidazione) e le azioni del Campus biomedico di Roma.

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