Insalata russa, tutti la mangiano ma in pochi conoscono la ricetta originale

Chi di noi non conosce la famosa “insalata russa”? Un piatto utilizzato sia come antipasto che come contorno, e che ha avuto molta diffusione soprattutto negli anni ottanta, quando non poteva mancare nella tavole e nei buffet italiani. In particolare, nel nostro paese, l’insalata russa è associata al tipico antipasto di Capodanno. 

Il nome col quale tutti la conosciamo ha convinto la maggioranza delle persone che questo piatto abbia un’origine ovviamente russa.

Ma in pochi conoscono la curiosa storia di questa pietanza. Andiamo quindi alla scoperta della ricetta originale.

insalata russa
insalata russa (foto web)

L’insalata russa è un piatto freddo, la cui ricetta base unisce patate, verdure miste e maionese. Non mancano, come spesso accade in cucina, le rivisitazioni del piatto originale. In Lituania è chiamata Insalata Bianca, mentre in Danimarca, Svezia e Norvegia addirittura Insalata Italiana. Ma in quanti conoscono la sua storia e cosa c’è dentro la ricetta originale?

La versione ufficiale riguardo la nascita dell’insalata russa vede come protagonista Lucien Olivier, un cuoco belga che lavorava nel lussuoso ristorante Hermitage a Mosca. Qui, nella seconda metà dell’Ottocento, lo chef sperimentò un’insalata contenente molti ingredienti tra i quali anatra affumicata, petti di pernici, code di gamberi, quaglie, ricoperti da gelatina e maionese con aggiunta di patate, tartufi, uova e sottaceti come decorazione.

Per fare la sua Insalata Olivier (così chiamata ancora oggi in Russia, Ucraina e Georgia), sembra che il cuoco sia arrivato ad utilizzare fino a 100 ingredienti diversi. La leggenda narra che una volta un ospite, in occasione di un banchetto, mischiò tutti gli ingredienti, rovinando la minuziosa presentazione del piatto di Olivier, il quale in segno di fastidio decise in seguito di servire la sua creazione nella versione “disordinata”. L’immagine dell’odierna insalata russa.

insalata russa
insalata russa (foto web)

Le varianti dell’insalata russa

La ricetta originale venne modificata dopo la scomparsa del cuoco. Mano mano furono inseriti nuovi ingredienti, come la lingua di vitello, cetrioli, polpa di granchio, capperi e caviale, mentre la gelatina venne eliminata. Negli anni della rivoluzione russa però, vista la difficoltà nel trovare gli ingredienti più costosi, il pollo prese il posto delle pernici, e le carote il posto del granchio. I piselli in scatola furono preferiti al caviale e ai sottaceti. Fuori i confini russi, l’insalata fu adottata anche in Spagna, ma durante gli anni del regime franchista il nome fu cambiato in “la Castigliana”.

Nonostante la versione più diffusa riconosca allo chef Olivier la nascita dell’insalata russa, non mancano i rimandi ad una probabile “mano italiana”. Sembrerebbe infatti che il cuoco di corte dei Savoia, in occasione delle visite di importanti personaggi russi in Italia, abbia creato un piatto di verdure misto amalgamato con la panna. Da qui il nome di insalata russa, per omaggiare gli illustri ospiti.

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