Il cane è il migliore amico dell’uomo, dice il motto. In Italia i cani registrati sono tra gli 11 e i 27 milioni di esemplari, e il post lockdown del 2020 sembra aver aumentato la presenza in cane di questo amatissimo animale. Ma sappiamo davvero che succede quando parliamo al nostro fedele compagno?
La comunicazione tra uomo e animale è inevitabilmente una comunicazione a metà strada tra l’uno e l’altro.
Eppure il rapporto è così intenso che, come spesso si sente dire, non c’è bisogno di parole per capirsi. Ma sappiamo davvero che succede quando parliamo al nostro fedele amico?
![Comunicazione uomo cane](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/05/Comunicazione-uomo-cane.jpg)
Comunicare con il nostro cane è un momento importante, soprattutto appena veniamo a contatto. L’animale, non avendo l’uso della parola, comunica con noi attraverso altre modalità. Molte persone ricorrono a esperti in comportamento del cane, addestratori, che aiutano i proprietari a capire e comunicare nella forma corretta con il proprio animale.
Ma sappiamo cosa può comprendere un cane quando gli parliamo? Uno studio del dipartimento di psicologia e neuroscienza della Dalhousie University, ha rivelato che i cani hanno un vocabolario di circa 89 parole.
Secondo i ricercatori però, questo numero può variare a seconda del rapporto tra proprietario e cane; possono variare anche la tipologia di parole comprese, in base alle persone ed al contesto in cui vivono.
![Cane addestrato](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/05/Cane-addestrato.jpg)
Alcuni cani, infatti, hanno risposto ad oltre 200 parole. I cani poliziotto – addestrati professionalmente, hanno un vocabolario del 150% più sviluppato.
La ricerca si è basata su un sondaggio online, nel quale è stato chiesto ai padroni di segnalare la risposta del proprio cane a 172 frasi. La valutazione era in una scala da 0 a 5, dove zero indicava un’assenza di risposta, e cinque una risposta più coerente.
Il 90% dei cani riconosce delle parole comuni, come “seduto”, “vieni”, “brava ragazza/ragazzo”, “giù”, “resta”, “aspetta”, “no”, “ok” e ” lascialo’. Altre parole più complesse invece, sono state comprese da un numero minore. Alcuni cani riconoscono i nomi delle persone che frequentano abitualmente, come il toelettatore, o il dog sitter.