Se pensiamo che tutti seguiamo “lo stesso tempo”, ci sbagliamo. Siamo tutti abituati a concepire il calendario secondo quello che noi conosciamo, e quindi anche alle stesse festività. Ma non è così in tutti i posti del mondo. Ecco che succede in questo paese.
Il calendario gregoriano è il calendario solare ufficiale di quasi tutti i paesi del mondo. Prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse il 4 ottobre 1582.
Si tratta di un calendario basato sull’anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni, che corregge il vecchio calendario giuliano in vigore dal 46 a.C. al 1582.
![Calendario etiope](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/06/Calendario-etiope.jpg)
Il calendario gregoriano è quello che abbiamo anche noi in Italia. L’anno è composto da 12 mesi con durate diverse (da 28 a 31 giorni) per un totale di 365 o 366 giorni: l’anno di 366 giorni è detto anno bisestile.
Il nostro anno inizia il 1° gennaio, e termina il 31 dicembre, ma c’è un paese in cui questo non succede, e il suo primo giorno dell’anno lo inaugurano l’11 settembre. Parliamo del calendario etiope, che è indietro rispetto a quello occidentale di ben sette anni e otto mesi.
Che è successo e perché gli anni di ritardo
Quindi, se oggi ci troviamo nel 2022, in Etiopia si sta nel 2015. Ciò accade perché l’anno di nascita di Gesù Cristo è calcolato in modo diverso, in pratica quando la Chiesa cattolica modificò il suo calcolo nel 500 d.C., la Chiesa ortodossa etiope non seguì questo cambiamento.
In Etiopia i mesi sono tutti uguali, a differenza nostra, e sono formati tutti da 30 giorni ciascuno, mentre il 13, ultimo dell’anno, ha cinque o sei giorni, a seconda se cade o meno l’anno bisestile. Quindi, il nuovo anno cade l’11 settembre nel calendario occidentale, o il 12 settembre negli anni bisestili, all’inizio della primavera.
Diverso è anche il tempo in cui si contano le ore della giornata, che è divisa in due fasce orarie di 12 ore che iniziano alle 06:00, facendo sia mezzogiorno che mezzanotte alle 6 dell’ora etiope.
Ci sono altri paesi oltre l’Etiopia, che hanno un calendario locale, come Iran, Afghanistan, Eritrea, Nepal, India, Giappone, Corea del Nord, Bangladesh, Israele, Pakistan, Taiwan, Thailandia e Birmania. Questi paesi accostano a quello gregoriano anche un calendario locale.