Gli animali comunicano tra membri della stessa specie per mezzo dei versi, che però per gli esseri umani restano ancora un mistero. Sembra che sia arrivato il momento di una scoperta epocale, perché sarà possibile comprendere cosa dice un animale molto comune e soprattutto fondamentale per l’uomo.
La lingua degli animali resta ancora un mistero. Certo, convivendo con il nostro amico domestico impariamo a conoscerne le espressioni. Se il nostro cane o il nostro gatto e perfino l’uccellino emettono determinati suoni, per noi potrebbero essere diventati così familiari da riconoscerli.
Ma non è semplice se si tratta di altri animali. L’uomo non è abituato a comprendere la loro “lingua” e così rischia di non capirne neppure le esigenze. Si rivelerebbe dunque, fondamentale se la tecnologia potesse in qualche modo rendere di più facile comprensione i loro versi, soprattutto se si pensa agli allevamenti.
Gli animali da allevamento che producono prodotti essenziali per la nostra vita come il latte o le uova, dovrebbero essere curati nel migliore dei modi. Per questo la ricerca scientifica si è messa in gioco e, tramite un’intelligenza artificiale, è riuscita a raggiungere dei risultati sorprendenti che porteranno ad un maggiore benessere di un animale fondamentale per noi.
La tecnologia interpreta il verso dei polli: miglioramenti sul loro benessere
Ebbene sì, la tecnologia potrà renderci noto che cosa dicono i polli. Comprendere il verso del pollo d’allevamento sarebbe un grande progresso mirato al suo benessere e quindi ad una produzione migliore. A realizzare il progetto è stata l’Università di Hong Kong, come riportato dal The Guardian.
La ricerca ha evidenziato come un’intelligenza artificiale sia in grado di interpretare i suoni emessi dai polli. C’è da specificare che, più che comprendere il loro linguaggio, sarebbe possibile distinguere i versi di sofferenza da loro prodotti, rispetto a tutti gli altri suoni. “Il richiamo di soccorso tende a essere più forte degli altri“, ha spiegato il professore McElligott, specializzato nel benessere degli animali.
Differenze che, tuttavia, anche per i più esperti allevatori risultano difficili da cogliere. Gli studi aiuteranno gli allevatori, grazie all’utilizzo di uno strumento dal nome deep learning. Questo oggetto è stato “addestrato” proprio attraverso la registrazione di suoni del pollaio in determinate situazioni, e per questo motivo è in grado di riconoscere le chiamate di soccorso dell’animale.
“Le richieste di soccorso sono un buon indicatore di mortalità e tassi di crescita, e questo è un modo per rendere il processo di allevamento ancora più efficiente“, ha concluso il ricercatore dell’Università di Hong Kong. Lui e il suo team sono convinti che sempre più allevatori decideranno di sfruttare questa interessante nuova tecnologia.