Se vai al bar, fai attenzione a questa abitudine, ecco che può succedere

Andare al bar è un’abitudine radicata negli Italiani, un momento di incontro, condivisione, e l’occasione di mangiare e bere fuori casa. Dalla colazione, fino al dopo cena, ormai i bar sono sempre aperti per accogliere i tanti clienti, affezionati o occasionali che siano. 

Il bar non è solamente il posto dove si va per consumare qualcosa, ma il posto dove ci si incontra in qualunque momento della giornata. Che sia per un caffè veloce, o per una pausa pranzo o aperitivo, questo luogo è diventato iconico. Ma c’è un’abitudine rilevata, che senza farci attenzione può provocare problemi a cui non abbiamo pensato.

Campagna contro lo spreco di zucchero (Foto dal web)
Campagna contro lo spreco di zucchero (Foto dal web)

Il bar per noi Italiani ha un valore molto più grande di quanto possiamo immaginare. Negli anni, resta sempre il punto di ritrovo di molte comunità, sia in città che nei piccoli paesi. Addirittura uno scrittore importante come Stefano Benni, ha dedicato il libro “Bar Sport – diventato anche un film – a questo luogo iconico, diventato un cult per intere generazioni.

Da tempo la FIPE (La Federazione italiana dei pubblici esercenti alla quale sono iscritti la maggioranza dei bar italiani), ha sollevato un problema legato al tema dello spreco. Secondo i dati, il luogo dove si spreca in assoluto più zucchero, è proprio il bar, dove quasi la metà va a finire nella spazzatura; l’uso delle bustine di zucchero genera lo spreco di 14 milioni di chili l’anno per un valore di 63 milioni di euro.

Bustine di zucchero e bevanda (Foto di Clayton Majona da Pixabay)
Bustine di zucchero e bevanda (Foto di Clayton Majona da Pixabay)

Il problema riguarda nello specifico le bustine di zucchero, e il suo parziale utilizzo. Il team di Nonsprecare, ha rilanciato il tema ed ha anche sollevato il problema delle diverse misure di bustine di zucchero presenti negli esercizi, che provocano diversi tipi di sprechi, nonostante arrivi da un tentativo giusto dei bar di ridurre lo spreco di zucchero in bustina.

Da questa consapevolezza è partita già dal 2018 una campagna della Fipe con l’hashtag #Usalazuccheriera, una battaglia per cercare di aiutare esercenti a ridurre le spese, e i cittadini a contribuire a ridurre spreco per ambiente e comunità. Le bustine monouso erano state introdotte a seguito della direttiva europea del 2004 che vietava l’utilizzo delle zuccheriere negli esercizi pubblici, per motivi chiaramente legati a fattori igienici.

La Fipe aveva ottenuto una deroga dal Ministero delle Attività Produttive per il reinserimento dei dosatori con beccuccio al posto delle zuccheriere con il coperchio. Purtroppo, nel frattempo, si è diffusa l’abitudine, ancora in voga, di usare le bustine di carta. La Fipe per questo è voluta tornare in campo per evitare lo spreco, problema ormai mondiale che impatta sull’ambiente, e per questo ha rilanciato l’invito all’utilizzo della zuccheriera con dosatore.

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