Fatturazione elettronica, ecco che succede se la fai per la prima volta

La fatturazione elettronica è stata resa obbligatoria dal 1° luglio del 2022 per chi possiede una Partita Iva o per i forfettari. La partita IVA è una serie di 11 numeri che identifica il titolare e serve a contribuire l’IVA all’Agenzia delle entrate. A volte può coincidere con il codice fiscale, e questo si verifica solo se l’attività è rappresentata da una persona fisica.

La fatturazione elettronica si differenzia da una fattura cartacea esclusivamente per due aspetti: va necessariamente redatta da un dispositivo elettronico come pc, tablet o smartphone e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SdI). Andiamo a vedere cosa succede se la fai per la prima volta e come riceverne una.

Fattura elettronica(chesuccede23/07/2022)
Fattura elettronica (fonte web)

Per prima cosa, è necessario inserire la cifra da fatturare, i dati del cliente, almeno un prodotto o servizio, il metodo e le condizioni di pagamento. La compilazione è resa più semplice dalla presenza di calcolatori automatici, così da avere sempre aggiornato il netto a pagare, sveltire il processo e renderlo più accurato.

Successivamente, bisogna procedere all’invio della fattura compilata direttamente dalla piattaforma. Nel caso in cui dovessero esserci delle incongruenze, l’errore verrà segnalato immediatamente, così da consentirne la correzione in maniera rapida.

Infine, basterà cliccare sul tasto “Invio” e da questo momento in avanti, l’utente sarà costantemente informato sullo stato dell’operazione, poiché i passaggi all’interno del sistema di interscambio continueranno a essere notificati all’utente tramite invio di messaggi di posta certificata, contribuendo così al massimo livello di chiarezza e trasparenza.

Agenzia delle entrate(chesuccede23/07/2022)
Agenzia delle entrate (fonte web)

Le piattaforme di fatturazione elettronica consentono anche di ricevere fatture da altre partite Iva direttamente nell’applicazione. Infatti, è sufficiente che l’utente inserisca un apposito codice destinatario, ossia una stringa alfanumerica assegnata dall’Agenzia delle entrate al gestore della piattaforma, all’interno della fattura.

In questo modo, sarà anche più semplice tenere in ordine i documenti, poiché i portali di fatturazione elettronica più completi, conservano le fatture in modo automatico sicuro. Non è solo una questione di comodità e privacy ma anche di legge, dal momento che la normativa prevede che le fatture vengano custodite per almeno dieci anni dalla data di registrazione.

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