Stop alle zanzare, la straordinaria scoperta di una ricercatrice le renderà innocue

L’estate, forse la stagione più amata da tutti, porta con sé non solo il caldo, i colori, le atmosfere goliardiche, ma anche purtroppo tanti insetti fra cui la zanzara. Fastidiosa e molesta, è in grado di rendere le nostre nottate un incubo.

Negli  ultimi anni le zanzare sembrano aver rafforzato il loro sistema immunitario; di conseguenza, spray, zampironi, pasticche sembrano non sortire effetto alcuno, se non quello di intossicarci.

Puntura di zanzara(Fonte Web)
Puntura di zanzara(Fonte Web)

Zanzare: quali sono le soluzioni ?

A ritrovare la speranza nel debellare questo patimento estivo, arriva una studentessa sulmonese ricercatrice all’Università di Pavia, Giulia Mancini, che insieme alla sua collega Irene Arnoldi, hanno fatto una scoperta eccezionale su come rendere innocue le zanzare. Questa rivelazione è importante non solo perché cambierà le nostre estati, ma soprattutto potrebbe aiutare a debellare quelle malattie, anche mortali, in diverse zone del nostro pianeta.

Giulia Mancini ha pubblicato sulla rivista scientifica “Current Biology” i risultati di studi durati quattro anni, dove spiega come ha scoperto il perché e come fanno le zanzare a pungere l’uomo; in sostanza i meccanismi che le spingono a pungerci e come fisicamente si trasformano per farlo. Prepariamoci quindi a mettere da parte spray e quant’altro e cerchiamo di capire questa stupefacente scoperta.

Addio punture di zanzara?

Cos’è quindi che permette alle zanzare di pungerci, e come reagisce il loro corpo? La ricercatrice ha scoperto che si crea un’interazione fra proteine e saliva dell’insetto; questa fa irrigidire il suo labbro posizionato all’estremità della proboscide, consentendogli di penetrare nell’ epidermide e nei tessuti umani. Questa ricerca studia come bloccare il processo delle interazioni, in questo modo il labbro sarebbe fuori uso e quindi inibito per succhiare il nostro sangue.

Effetto puntura di zanzara(Fonte Web)
Effetto puntura di zanzara(Fonte Web)

Abbiamo capito quindi che le zanzare non hanno un vero e proprio pungiglione, ma è il loro labbro che si indurisce grazie a questo fenomeno di interazione fra, la loro saliva e le proteine che lo trasformano in potente artiglieria da combattimento. Giulia Mancini si è trasferita a Pavia per conseguire la laurea magistrale e il dottorato, ed è li che ha capito quanto possono essere moleste le zanzare. Probabilmente, curiosità e malumore verso questi insetti, l’ hanno spinta a fare ricerche approfondite.

Una volta individuata la proteina ed il recettore responsabile, si fa in modo di disorientarli, e in questo modo, rompendone il legame, la zanzara non è più in grado di pungerci. Questa ricerca è di grande interesse sia per la nostra vita quotidiana sia per le malattie, anche gravi, legate alle punture di questi insetti nel mondo.

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