Se senti questo odore fai attenzione, potresti avere questa sindrome, ecco quando succede

L’olfatto è uno dei cinque sensi ed è quello che consente di percepire gli stimoli odorosi. Le patologie dell’olfatto possono essere di due tipologie, quantitative e qualitative. Le prime sono rappresentate da iposmia, ovvero parziale riduzione del senso dell’odorato, e anosmia, ovvero totale riduzione del senso dell’odorato.

Nel caso di riduzioni qualitative del senso dell’olfatto, invece, si parla di parosmia, un disturbo caratterizzato dall’alterazione del senso dell’olfatto. Andiamo a vedere quando succede e a cosa dobbiamo fare attenzione però, quando si manifesta questo disturbo particolare.

Puzza di pesce(chesuccede24/07/2022)
Puzza di pesce (fonte web)

Le cause alla base di questi disturbi possono essere diverse come riniti, sinusiti, neoplasie o lesioni della mucosa di varia origine, ma ultimamente si è scoperta questa nuova sindrome per chi percepisce questo particolare odore.

Nonostante mi lavassi in modo compulsivo la gente mi isolava, oppure, rivolgendo lo sguardo verso di me, introduceva discorsi che avevano come oggetto l’igiene personale. Notavo un odore particolarmente acido sugli indumenti o dall’urina, ma non riuscivo a identificarlo con precisione. L’odore era simile a quello del pesce marcio“. Queste sono le parole sul web di Erica Astrea, una ragazza di 36 anni colpita da una patologia, la trimetilaminuria.

La Tmau (trimetilaminuria) è una rara malattia metabolica che provoca un difetto nella normale produzione di un enzima chiamato FMO3. L’emissione di cattivo odore diventa più forte dopo gli sforzi fisici, con l’aumento della temperatura e i cambiamenti dell’umore. Nelle donne tende ad aumentare prima o in concomitanza delle mestruazioni.

Erica Astrea(chesuccede24/07/2022)
Erica Astrea (fonte web)

Mi sono subito rivolta all’ospedale di Messina, dove sono stata indirizzata al laboratorio di genetica molecolare e qui ho ricevuto la diagnosi: nel mio caso, poiché si ipotizzava di una forma ereditaria, è stato eseguito un test genetico e abbiamo così scoperto che entrambi i miei genitori sono portatori sani della malattia. Aver individuato la causa dei miei problemi però, non ha risolto la situazione perché a oggi non c’è cura, e questo mi ha inizialmente gettato nello sconforto.” continua la ragazza di Caserta.

La dieta è l’unico metodo per cercare di combattere il più possibile questa patologia. Bisogna escludere quasi tutti gli alimenti che contengono colina, carnitina e lecitina, tra i quali uova, pesce, carne, legumi, prodotti con lievito e cereali.

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