Shopping compulsivo, che succede quando diventa una patologia

Lo shopping è uno degli hobby preferiti dalle donne ma non solo, poiché a molte persone è utile per distrarsi dal lavoro quotidiano o per rallegrarsi in qualche modo. Da pochi anni a questa parte, è esploso anche lo shopping online, ossia l’acquisto tramite il commercio elettronico con l’utilizzo di Internet.

Lo shopping diventa nocivo quando diventa una droga irrinunciabile per le persone, prendendo il nome in psichiatria di “shopping compulsivo”, ossia il bisogno fuori controllo di spendere. Andiamo a vedere come riconoscerlo e cosa succede quando diventa una malattia.

Shopping compulsivo(chesuccede26/07/2022)
Shopping compulsivo (fonte web)

Il disturbo comincia a manifestarsi nella tarda adolescenza e nella prima età adulta, soprattutto nelle donne molto estroverse oppure toccate da problemi di ansia, depressione e scarsa autostima. Il primo gruppo sarebbe portato agli acquisti irrefrenabili, per la voglia di contare più socialmente. Il secondo gruppo, invece, per far diminuire l’ansia o per sollevare un umore basso.

La persona sente il bisogno non tanto dell’oggetto che vuole comprare, quanto del gesto stesso dell’acquisto. Coloro che ne soffrono peraltro non descrivono più solo il piacere insito nell’andare a fare shopping, quanto piuttosto la tensione, il disagio, il senso di non potersene sottrarre che vivono, arrivando all’attenzione clinica in una condizione talvolta drammatica, perché magari hanno speso tutti i soldi che avevano, hanno mentito ai loro familiari, utilizzando soldi e risorse di nascosto, omettendo acquisti.” A parlarne è la dottoressa Paola Mosini, psicoterapeuta di Humanitas Psico Medical Care.

Stanchezza donna(chesuccede26/07/2022)
Stanchezza donna (fonte web)

Un gruppo di psicologi dell’Università di Bergen in Norvegia, ha provato ad individuare una serie di sintomi collegati allo shopping compulsivo, fino a trovarne sette riconducibili a questa patologia.

Il primo segnale d’allarme è il pensare allo shopping continuamente, il secondo è comprare per cambiare l’umore e il terzo è comprare così tanto che lo shopping interferisce con le incombenze quotidiane (per esempio scuola o lavoro).

Il quarto avviso, secondo gli psicologi, è il sentire che è necessario comprare sempre di più per ottenere la stessa soddisfazione provata in precedenza, il quinto è aver deciso di comprare meno, ma senza successo ed il sesto è sentirsi male se, per qualsiasi motivo, si è impossibilitati ad andare a fare shopping. Infine, il settimo e l’ultimo segnale d’allarme è il comprare così tanto da mettere a rischio il tuo benessere quotidiano.

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