La pizzeria allega al menù anche la bolletta della luce e il proprietario esclama di chiudere l’attività o di passare da ladro.
Da qualche giorno, fuori da una pizzeria a Casalmaggiore, accanto al menù è allegata una bolletta della luce.
![Margherita a 10 euro o chiudo attività](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/08/Margherita.jpg)
Il titolare del locale non riesce più a sostenere i costi di gestione, minacciando di chiudere l’attività oppure di alzare i prezzi e passare da ladro.
Il locale allega la bolletta della luce insieme al menù
La pizzeria Funky Gallo a Casalmaggiore, comune di 15.445 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia, ha deciso di allegare la bolletta della luce del mese precedente insieme al menù del locale.
![Bolletta della luce insieme al menù del locale](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/08/Bolletta-della-luce.jpg)
Il titolare del posto, Alberto Rovati, ha voluto mostrare ai propri clienti ed a chiunque passasse di fronte alla pizzeria, i costi elevatissimi di gestione da affrontare ogni mese. Infatti, il prezzo da pagare del proprietario solo per l’energia elettrica del mese di luglio, è di 4.058,09 euro.
“Quando le spese diventano insostenibili, mettere una pizza a 10 euro e passare da ladro o chiudere l’attività?” Questo è ciò che si legge nel cartello di fianco alla bacheca.
“Non l’ho certo fatto per spaventare i clienti, ma per essere molto trasparente. E per lanciare una forte protesta: così non si va avanti. E ho esposto la bolletta della luce perché è la più eclatante. Poi ci sono gas e tutte le forniture essenziali. E soprattutto ci sono le materie prime. Se io oggi mettessi una margherita a 8-9 euro, probabilmente pareggerei tutte le spese. Da lì la prospettiva di farla pagare 10 euro. Ma meglio mettere la pizza margherita a 10 euro e passare da ladro, oppure chiudere l’attività? Se non altro credo di essere stato onesto e trasparente coi miei clienti”. Queste sono le dichiarazioni di Rovati, in un’intervista al Corriere della Sera.
Anche il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, ha commentato via social la vicenda: “L’aumento spasmodico delle bollette, in particolare di gas e luce, sta danneggiando tutte le imprese e rischia di dare il colpo di grazia al settore del commercio, che è stato il più penalizzato in questi anni e purtroppo nel 2022 le chiusure sono già state diverse. Le ricadute sui consumatori al momento sono state limitate, ma lo saranno per poco e pure le amministrazioni degli enti locali ne pagheranno le conseguenze. In questi anni come Comune abbiamo tentato di star vicino alle imprese soprattutto del commercio, con bandi e agevolazioni“.