Se tutti in Italia utilizzassimo questo metodo di cottura il problema del caro gas sarebbe risolto

Esiste un metodo di cottura che potrebbe risolvere in gran parte il problema del caro gas in Italia. Vediamo che accadrebbe se lo utilizzassimo tutti. 

Secondo l’Assoutenti, il conto energetico in Italia rischia di superare i 5.000 euro a famiglia nel 2023.

Consumo del gas
Consumo del gas (Fonte Canva)

Assoutenti parla chiaro: “Ogni famiglia italiana si ritrova oggi a pagare 1.231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas, con la spesa per l’energia salita nel biennio 2021-2022 complessivamente del +92,7%“.

Caro gas, ecco come risparmiare con questo trucco semplice

La ricerca sull’impatto dell’incremento delle tariffe energetiche per le tasche dei consumatori deve far riflettere. E’ necessario trovare un modo per risparmiare.

Risparmiare il gas
Cottura della pasta (Fonte Canva)

Il conflitto in Ucraina sta mettendo a dura prova le tasche degli europei, oltre che le conseguenze sul territorio messo in ginocchio dal conflitto, con perdite umane e non solo. Il caro vita è ormai parte della nostra quotidianità, e da quando è iniziato il conflitto non sembra darci tregua. E allora vediamo qualche trucco per poter risparmiare sulla bolletta del gas.

Cucinare è diventata una spesa, e non solo per gli acquisti degli alimenti. Quando infatti dobbiamo preparare ad esempio la pasta, utilizziamo sempre lo stesso metodo: attendiamo che l’acqua nella pentola arrivi a bollore, per poi buttare la pasta e attendere finché non è cotta. Solo a cottura ultimata, chiudiamo il gas. Ma c’è un modo per risparmiare, che non tutti conoscono.

Si chiama “cottura passiva”, o anche detta “a fuoco spento”, e nasce dall’intuizione che ebbe già nel 1700 uno dei fondatori della termodinamica, Benjamin Thompson. Lo studioso aveva capito che il cibo si cuoceva non per l’ebollizione dell’acqua, ma perché restava calda. Ciò significa che il cibo si può cuocere anche a fuoco spento, mantenendo cioè l’acqua calda.

Come spiega Benedetta Rossi, la pasta che normalmente utilizziamo è pasta secca, che con l’acqua si reidrata; per farlo, e quindi per cuocerla adeguatamente, basta immergerla in acqua che sia a una temperatura tra i 70-75°C. Basta quindi, una volta buttata la pasta nell’acqua bollita, aspettare un paio di minuti dalla ripresa del bollore, e si può già spegnere il gas. Coprire con il coperchio, ed aspettare i tempi indicati per la cottura.

Secondo Altrocunsumo, con questa piccola tecnica si risparmierebbero circa 5 euro annui, che chiaramente non incide sulla bolletta di una singola famiglia. L’impatto grande sarebbe invece se lo facessimo tutti in Italia, e allora si arriverebbero a risparmiare ben 62 milioni di metri cubi di gas in un anno.

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