Hanno giurato di farsi giustizia da soli: su Facebook arriva il profilo della vendetta

Un profilo social è stato usato da alcune persone per nascondersi, ma il vero fine è scioccante.

Gli investigatori hanno trovato un profilo Facebook usato da alcune persone per nascondersi, ma la vera finalità è da horror.

Usano profilo social per nascondersi
Fonte Canva

Facebook è un social media e rete sociale statunitense ed è stato creato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg. Inizialmente è nato come servizio gratuito universitario, successivamente è stato ampliato a scopo commerciale, posseduto e gestito dalla società Meta.

Ecco come é andata la vicenda

Un ragazzo italiano di 21 anni è stato aggredito e rapinato di un orologio Casio ed un iPhone7 dopo aver terminato di lavorare in un locale in zona Campo de’ Fiori. La rapina, come accertato da fonti investigative, si è consumata poco dopo le 3:00 della notte di sabato.

Profilo social con foto V per Vendetta
Fonte Roma Today

Il giovane è stato trasportato all’ospedale San Carlo di Nancy ed è stato ascoltato dagli agenti del commissariato Trevi di polizia che, raccolta la denuncia, hanno cominciato le indagini.

Poche ore dopo la rapina, è stato però aperto un profilo Facebook che ha come foto di immagine di copertina alcune persone che indossano la maschera di V per Vendetta ed un teschio con una falce come foto profilo accompagnato da un primo post: “Te la sei cercata”.

Il profilo palesemente fake, poche ore dopo il primo messaggio, ha poi pubblicato un altro post, condividendolo su alcuni gruppi Facebook. Il messaggio questa volta è molto chiaro e si rende pubblica la volontà di vendicare la rapina subita dal ragazzo a Campo de’ Fiori.

Nella notte tra venerdì e sabato, un ragazzo di 22 anni, da poco giunto a Roma per lavoro, all’uscita del locale in cui lavora in zona Campo dei Fiori, è stato aggredito da alcuni balordi. Bottino un orologio del grande valore affettivo, ma quotato circa 20 euro ed un vecchio telefono. Questi signori si fossero limitati al furto. No, gli hanno voluto fracassare la testa, mandandolo in ospedale“.

Successivamente la minaccia di vendicarsi: “Roma non è abbastanza grande per nascondersi. Roma è una città piena di risorse, piena di amici e di persone che hanno ancora una dignità e che si preoccupano di mantenere l’ordine pubblico, là dove non sia possibile l’intervento degli organi preposti. Abbia fede questo signore, e tante gambe per correre. Ps avete fermato questo ragazzo chiedendo una sigaretta: ne ho già acquistate diverse stecche e nn vedo l’ora di farvele fumare tutte. A presto, molto presto“.

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