I cellulari possono ucciderci: l’assurdo pericolo gela tutti

I nostri telefoni cellulari possono uccidere e la notizia gela tutte le persone.

La news ha scioccato tutti, ma sembra proprio che i nostri cellulari possano addirittura ucciderci in alcune occasioni.

Cellulari possono uccidere
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Il primo telefono cellulare commerciale fu inventato da Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della Motorola, che fece la sua prima telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973.

La notizia sui cellulari sconvolge il mondo del web

Il nuovo codice della strada 2022 viene continuamente aggiornato a colpi di emendamenti notturni, eppure non si arriva mai ad una riforma vera sulla sicurezza. Le nostre auto sono sempre più sofisticate e le case automobilistiche fanno a gara nel mettere a punto dispositivi elettronici, ma dopo la tregua garantita dalla pandemia, stiamo tornando alle statistiche peggiori precedenti al blocco.

Il cellulare prima causa di morte in Italia
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Gli incidenti stradali, infatti, provocano quasi 3 mila morti all’anno e la prima causa di decessi è l’uso del cellulare. Infatti, i dispositivi elettronici possono risultare “una fatale distrazione al volante” e sono categoricamente vietati mentre si sta alla guida.

L’Asaps di Giordano Biserni da 31 anni si occupa di sicurezza stradale e, con un minuzioso lavoro sui dati, il 15 settembre ha dichiarato un numero incredibile. Infatti, sono 29 i bambini morti per incidenti stradali ed è lo stesso dato di tutto il 2021. La maggior parte delle volte, i bimbi vengono investiti e uccisi sulle strisce pedonali, perché fin da piccoli ci insegnano che la strada va attraversata così, ma ormai non conta più nulla. Inoltre, guardando l’ultimo fine settimana, sono 24 i morti tra il 23 e il 25 settembre (15 automobilisti, 7 motociclisti, 1 ciclista e 1 pedone).

Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti). Le vittime entro le 24 ore sono 2.397 mentre si contano 478 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento.

Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2020, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri, e diminuiscono rispetto al 2019. Se ne contano 169 tra gli utenti su mezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Per biciclette e monopattini elettrici si registrano 229 vittime (+30,1% rispetto al 2020 e –9,5% rispetto al 2019).

I più frequenti comportamenti errati alla guida si confermano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 39,7% dei casi (78.477), valore stabile nel tempo.

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