Il marchio Tesla usato per uno scopo illegale, ecco l’incredibile scoperta

Il marchio Tesla è stato usato per uno scopo illegale ed ora l’incredibile scoperta è sulla bocca di tutti.

Il marchio della famosa azienda è stato utilizzato da alcuni ragazzi in modo completamente irregolare e la notizia ha lasciato tutti sotto shock.

Tesla utilizzata in modo illegale
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Tesla è un’azienda multinazionale statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. È chiamata così in onore del noto inventore, Nikola Tesla.

La stupefacente scoperta sul marchio Tesla

Nelle ultime 72 ore, a Roma, sono state arrestate 22 persone, dopo che la Polizia ha ritrovato dosi di marijuana con la scritta “Bank of Ganja” ed hashish a marchio “Tesla”. Infatti, questi nomi sono stati etichettati dai pusher per vendere lo stupefacente in base alla qualità.

Pusher vendevano marijuana con marchio tesla
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Gli agenti della prima sezione del reparto volanti, costantemente impegnati nel controllo del territorio su tutta la provincia, partendo da un controllo a 2 persone trovate con alcuni grammi di stupefacenti, hanno perquisito le abitazioni di un 19enne e di un 22enne nel quartiere Borghesiana. Il più giovane nascondeva circa 65 grammi di hashish, mentre il più grande, ben conservati in un frigo, aveva 37 panetti di hashish contraddistinti con la foglia di marijuana e la scritta “Bank of Ganja”. Complessivamente al 22enne sono stati sequestrati poco meno di 4 chili di stupefacente.

Entrambi i ragazzi sono stati arrestati e, la mattina seguente presso il tribunale di Roma, il gip ha convalidato la misura adottata dalla polizia giudiziaria, e disposto per il 22enne, l’obbligo di presentazione in un ufficio di polizia.

Gli investigatori del Casilino hanno arrestato un tunisino ed un italiano rispettivamente di 34 e 45 anni. I poliziotti su via Giovanni Battista Scozza hanno notato la presenza di due uomini che, con fare sospetto, venivano avvicinati da alcuni sconosciuti.

Da quel momento, in maniera sistematica, mettevano in atto tutta una serie di operazioni di scambio che sono parse agli agenti molto strane. Sospetto che si è rivelato fondato con il rinvenimento, ai due, di 11 dosi di cocaina per un peso complessivo di 5,20 grammi più 415 euro in contanti. È stata disposta dall’autorità giudiziaria, nei confronti dei sospettati, la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana presso la Polizia Giudiziaria.

L’intervento operato dagli agenti del III distretto Fidene Serpentara in via Pelagosa è stato più o meno simile. Infatti, i poliziotti hanno notato un cittadino albanese di 36 anni frugare a bordo della sua auto, per poi consegnare qualcosa all’acquirente di turno. L’immediata perquisizione degli agenti ha permesso di rinvenire 401 grammi di cocaina, 210 grammi di hashish e 6 grammi di marijuana. In un box auto, i poliziotti hanno rinvenuto 1.164 grammi di hashish e 583 grammi di cocaina. L’autorità giudiziaria, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto l’applicarsi della misura degli arresti domiciliari.

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