Covid, chi prende questo farmaco si ammala di meno, uno studio lo prova

Secondo un recente studio, chi prende questo specifico farmaco subisce di meno le conseguenze del Covid.

La ricerca continua a lavorare per trovare cure efficaci contro il Covid-19 ed a volte si imbatte in farmaci, utilizzati per altre malattie, utili anche per combattere gli effetti dell’infezione da Sars-CoV-2.

Nuovo farmaco contro il Covid
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La vicenda ha scosso moltissime persone, ma con questo nuovo farmaco si potrebbero evitare tantissimi ricoveri in Pronto Soccorso.

Il farmaco previene le conseguenze del Covid

Alcuni antidepressivi sembrano ridurre il rischio di doversi rivolgere all’ospedale in caso di Covid-19. Infatti, diversi studi, hanno sottolineato migliori esiti nei pazienti ricoverati per Covid ed in terapia con antidepressivi.

Antidepressivi aiutano effetti del Covid
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Oggi, una ricerca ha valutato i malati di Covid seguiti a casa o in ambulatorio ed ha mostrato come ci siano meno accessi al Pronto Soccorso e meno ricoveri in corsia, se al momento dell’infezione, le persone si stavano prendendo alcuni antidepressivi. Lo studio in questione compare su Translational Psychiatry e si tratta di uno studio osservazionale: rileva quindi un’associazione fra l’uso di farmaci contro la depressione ed i migliori risultati contro il Covid-19, ma non dimostra una relazione di causa-effetto.

In particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o ssri hanno dato prova di efficacia precoce nel trattamento del Covid-19. Poiché nel mondo molti non sono stati compiutamente vaccinati e poiché una forte infezione può a volte causare sintomi severi pure in chi è già vaccinato, c’è un urgente bisogno di disporre di terapie efficaci facilmente tollerabili“. Queste sono le parole del dottor Bradley Fritz, della Scuola di Medicina della Washington University (Usa).

Il dottor Fritz e i suoi colleghi si sono avvalsi dei dati degli ospedali del Missouri e dell’Illinois scegliendo 25.034 malati di Covid-19 tra marzo 2020 e maggio 2021 di età dai 18 anni in avanti, che non fossero stati ricoverati nel giorno stesso del test di positività. Dalle registrazioni elettroniche hanno potuto constatare anche se avevano fatto ricorso al pronto soccorso o a una visita in ospedale nei 30 giorni a partire dal test di positività.

Del totale dei pazienti considerati, un 18 per cento stava prendendo almeno un antidepressivo quando si è rivelato positivo. Ebbene, raccolti i risultati, l’esposizione agli antidepressivi risultava associata a percentuali minori di richieste al pronto soccorso o di visite in ospedale. Non tutti gli antidepressivi, tuttavia, hanno mostrato gli stessi esiti. I pazienti con i risultati migliori sono apparsi quelli che assumevano SSRI, bupropione e FIASMA (antidepressivi inibitori funzionali della sfingomielinasi). In particolare, una dose equivalente a 40 mg di fluoxetina al giorno ha mostrato l’effetto migliore. Quanto al bupropione, è risultato associato a percentuali minori di ricorsi a interventi di emergenza in un qualsiasi dosaggio.

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