I cellulari ci hanno cambiato letteralmente la vita, non solo sotto l’aspetto lavorativo ma anche nella nostra quotidianità.
Rapidamente e senza che magari ce ne accorgessimo, siamo passati ad un’era completamente digitalizzata, dove ormai i cellulari non soltanto servono a comunicare con le chiamate, ma ci permettono di messaggiare, controllare i nostri conti, le notizie e tantissime altre funzionalità.
Proprio in questo periodo, era nata una funzionalità che ci ha stravolto totalmente la vita. Controlla attentamente sul tuo cellulare, perché se ce l’hai ancora potresti ritenerti fortunato.
Ecco cosa ci ha cambiato la vita in questo periodo
Sembra ieri ma sono passati esattamente 30 anni quando, da un telefonino a un altro, fu inviato il primo sms della storia, un messaggio di testo che ha fatto da apripista per un’altra epoca. Fino a quel momento, per comunicare anche semplicemente gli auguri o il buongiorno, era necessario fare una telefonata.
Il primo SMS della storia fu inviato, infatti, nel 1992 da un ingegnere britannico e sul messaggio c’era scritto: “Merry Christmas“. Come ricorda La Stampa, quel messaggio è finito all’asta alla fine dello scorso anno ed è stato venduto per 107mila euro, durante una vendita organizzata dalla casa d’aste francese Aguttes. Ad acquistare questo pezzo di storia è stato un canadese che non ha voluto rilasciare le proprie generalità, ma si è poi saputo che la sua occupazione è nel settore delle nuove tecnologie.
Da quel momento in poi, la crescita è stata esponenziale tanto che, come ricorda Cellulare-Magazine, nel solo anno 2000 ne sono stati inviati ben 17 miliardi di sms in tutto il mondo, diventati 500 miliardi nel 2004 e 4mila miliardi nel 2008.
L’Agicom ha stabilito che nel 2011, soltanto nel nostro Paese, ne sono stati inviati ben 89 miliardi. Negli anni d’oro dei messaggi, questi rappresentarono una miniera d’oro per gli operatori telefonici che hanno guadagnato mediamente una cifra compresa fra cinque e 20 centesimi a messaggio. È chiaro che hanno rivoluzionato la maniera di comunicare: prima soltanto il testo, successivamente anche emoticons e immagini per associare stati d’animo o espressioni facciali a quello che si stava scrivendo come se l’interlocutore fosse presente nella conversazione.
Ma chi ha davvero inventato i messaggi?
Secondo una leggenda, in realtà, i messaggi erano in cantiere già dal 1984 quando in una pizzera di Helsinki a Matti Makkonen, un ingegnere finlandese dell’azienda Nokia, venne in mente di trovare un modo per poter mandare brevi messaggi di testo tra i telefonini.
Da quel momento in poi sarebbe stata creata la tecnologia per consentire, otto anni dopo, la realizzazione di qualcosa che sembrava fantascientifico. Molti non lo sanno ma l’antenato dell’attuale Twitter è stata proprio la messaggistica tra cellulari: nel 1985 il tedesco Friedham Hillebrand aveva stabilio il numero massimo di caratteri da poter inviare, ossia 1.690. Il motivo? Secondo lui era il testo medio standard per consentire una “breve risposta”.