La situazione dei mutui preoccupa tantissime persone ed ora è scattato addirittura l’allarme su una possibile ricaduta sulle rate dei cittadini.
Oltre alle innumerevoli tasse da pagare ogni mese, i cittadini italiani devono affrontare un altro grave problema. Infatti, la situazione dei mutui preoccupa moltissimo e sembra proprio che ci saranno delle gravi ripercussioni sulle rate del nostro Paese.
![Allarme per tutti i cittadini italiani](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/12/Mutui-aumenti.jpg)
Il mutuo bancario è richiesto per la compravendita di beni immobili oppure per le ristrutturazioni di edifici o quello richiesto da un imprenditore per le sue attività aziendali (es. investimenti in ricerca e sviluppo, ampliamento ecc…). TgCom ha pubblicato le ultime notizie a questo riguardo.
La situazione dei mutui è molto preoccupante
Un’analisi della Fabi indica come, con il costo del denaro aumentato di mezzo punto percentuale al 2,5%, l’orizzonte del 6% per i prestiti appare sempre più vicino. Nonostante non rappresenti uno shock per i consumatori, già in frenata con le spese e penalizzati da inflazione e bassa crescita, “la mossa della Banca centrale europea rappresenta non solo il pretesto per far meno ricorso al credito, ma anche la probabile causa di rimborsi sempre più difficili“.
![Crescita del mutuo al 6%](https://www.chesuccede.it/wp-content/uploads/2022/12/Crescita.jpg)
Secondo questa analisi, non basterà alle banche avvantaggiarsi del rialzo dei tassi e ampliare l’offerta di prodotti finanziari diversi dai mutui, perchè il destino di chi non fa in tempo a siglare una surroga o a rimborsare parzialmente il mutuo già in essere, è già segnato e si andrà a sommare all’ombra che incombe da mesi sui salari reali e sulle rate già in aumento di chi deve ripagare i propri debiti.
Ecco quanto pagheranno le famiglie
Il costo più che quadruplicato dei mutui continua a intimorire famiglie e imprese da mesi, e, se la loro capacità finanziaria continua a essere sotto stress, le inevitabili ricadute su rate e nuovi prestiti non faranno che aumentare e indurre a ridisegnare i comportamenti di famiglie e imprese.
“La decisione della Banca centrale europea farà alzare i tassi di interesse sui mutui alle famiglie, ad eccezione di quelli a tasso fisso, già contratti con le banche. Le famiglie italiane, comunque, non devono rinunciare al sogno della vita, l’acquisto della casa, perché quando i tassi d’interesse caleranno e diventeranno più favorevoli, sarà possibile estinguere il vecchio mutuo con uno nuovo più vantaggioso. Per i giovani che vogliono acquistare casa è indispensabile che il governo rafforzi economicamente il Fondo statale di garanzia“. Queste sono le parole del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.
Secondo la Fabi, i mutui ipotecari sono risaliti di ben 46,1 miliardi (+12,2%) da 379,1 miliardi a 425,2 miliardi, il credito al consumo di 11,9 miliardi (+11,7%) da 102,5 miliardi a 114,4 miliardi, mentre gli altri finanziamenti sono calati di 4,1 miliardi (-2,9%) da 144,7 miliardi a 140,5 miliardi.
Per quanto riguarda le imprese, nello stesso periodo si è registrato una riduzione complessiva dei finanziamenti a due cifre e pari a 11,4 miliardi (1,7%) passando da 678,5 miliardi a 667 miliardi: tale decremento ha riguardato principalmente la componente dei prestiti di breve periodo per 65,8 miliardi (-30,3%), riduzione che non ha compensato la crescita registrata sul versante dei prestiti oltre i 5 anni, aumentati di 59,39 miliardi (19,9%). Sul versante dei prestiti a medio termine (fino a 5 anni), la riduzione è stata più contenuta ma ha comportato comunque una contrazione di ben 4,9 miliardi (-3,0%).