Musica alta in auto, rischio multe salatissime, ecco quello che può succedere

E’ estate, i finestrini delle automobili inevitabilmente si abbassano, l’aria entra e ci scompiglia i capelli, e la musica dello stereo viaggia con noi. L’immagine è molto bella, ma non abbiamo pensato ad un’abitudine che sembra innocua, ma può creare dei seri problemi a noi e agli altri. Vediamo di cosa si tratta. 

Ascoltare la musica è sempre una bella cosa, ci aiuta a rilassarci, a distrarci, ogni momento e ogni stato d’animo sono scanditi dalle note che amiamo di più. Eppure se ascoltiamo la musica in automobile, quasi mai pensiamo ad un fattore importante da tenere sotto controllo.

Multa musica stereo alta (chesuccede)
Multa musica stereo alta (chesuccede)

Viaggiare in automobile con la musica dello stereo molto alta. Quante volte ci è capitato? Indubbiamente il primo pensiero è quello che, se il livello è davvero alto, può rappresentare un disturbo non indifferente agli altri. Ma c’è qualcosa che prima di tutto è importante considerare, e cioè il fattore sicurezza. Se guidiamo con la musica alta, non possiamo ascoltare ciò che accade intorno a noi, e per guidare è fondamentale l’udito.

Quello che ignoriamo, è che il Codice della Strada punisce i rumori prodotti dall’auto, anche quelli generati dalla radio e dallo stereo, se non sono ritenuti a norma. Parliamo dell’articolo 155 del CdS, che riguardo la musica sottolinea “Nell’usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli, non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento“, specificando che chiunque viola le disposizioni è soggetto a sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 euro a 173 euro.

A verificare e definire che il volume dello stereo non permetta al conducente di guidare in sicurezza, devono essere le forze dell’ordine, che possono anche sequestrare l’impianto stereo e contestare il reato di disturbo alla quiete pubblica. Un conducente in una situazione del genere, ha dovuto pagare una multa di ben 300 euro.

Questo perché se si disturba una collettività, si tratta di “disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone“. Chiaramente è da verificare l’orario, il luogo e il contesto, per contestare l’effettivo reato.

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