Denise Pipitone, nuove indagini e un presunto depistaggio

Il caso della scomparsa di Denise Pipitone si infittisce. Si aprono nuove indagini e viene seguita la pista di un presunto depistaggio.

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Piera Maggio e la piccola Denise (Screenshot Instagram)

Continua ad infittirsi sempre più il caso del rapimento di Denise Pipitone. In primo piano un presunto depistaggio e la riapertura delle indagini su Anna Corona e Giuseppe Della Chiave. Quest’ultimo pare abbia aiutato l’ex moglie di Pietro Pulizzi a rapire la piccola Denise. L’uomo all’epoca della scomparsa era sentimentalmente legato a un’amica della Corona, Loredana Genna.

Si torna a fare anche il nome di Jessica Pulizzi, figlia di Pietro e Anna, ma la donna, al momento, non può essere indagata in quanto è stata assolta anche in Cassazione. Le notizie volano veloci tanto che la stessa madre di Denise, Piera Maggio, ne era ignara al momento della loro esposizione durante la trasmissione televisiva Quarto Grado.

La gelosia come possibile movente del rapimento

Torna il sospetto che dietro la scomparsa di Denise a Mazara del Vallo, 17 anni fa, si celi il movente della gelosia. L’ipotesi più plausibile parla di una Anna Corona vendicativa che, dopo aver scoperto il tradimento del marito con Piera Maggio, abbia fatto rapire la piccola di 4 anni per poi consegnarla, secondo le ipotesi più plausibili, a un gruppo di rom.

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Anna Corona (Screenshot Instagram)

Si sta indagando ancora su dove fosse la ex moglie di Pietro Pulizzi al momento del sequestro. Se Anna Corona era a lavoro, come asserisce, perché il registro dei suoi orari di entrata e uscita è stato falsificato da una sua collega?

Dove si trovava davvero Anna Corona quella mattina? E ancora, perché a poche ore dalla scomparsa di Denise, quando i poliziotti sono andati a fare visita alla donna, lei li ha aspettati al piano terra del palazzo? La donna li ha fatti entrare nella casa sbagliata, quella della sua vicina, senza evidenziare che non si trattasse della sua abitazione.

E poi la tesi del depistaggio, affiorata, probabilmente, dopo una dichiarazione di Maria Angioni, l’ex pm che inizialmente prese in mano il caso. La donna ha affermato in televisione che, dopo il rapimento di Denise, i telefoni dei sospettati erano tutti sotto controllo e che a un certo punto fece finta di interrompere le intercettazioni.

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In questo modo si scoprì che un funzionario di polizia “avrebbe avuto una storia d’amore con l’amica del cuore di Anna Corona”. Anche se l’ex procuratore Alberto Di Pisa non considera tali dichiarazioni attendibili, sono tante ancora le piste da seguire.

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