‘Sanctioned Suicide’, oscurato il sito inglese con i consigli per suicidarsi

Il sito ‘Sanctioned Suicide’, è stato oscurato dopo le indagini fatte dalla procura di Roma. Tra le vittime anche ragazzi italiani.

sanctioned suicide
screenshot You Tube

Sul sito inglese, i giovani iscritti ricevevano delle vere e proprie istruzioni su come suicidarsi, in una chat in lingua inglese.

Preparati a base di salnitro e indicazioni sui farmaci da assumere, erano queste le direttive date ai giovani disperati che si iscrivevano sul sito con l’intento di suicidarsi.

Il sito, che ospitava una community di oltre 17000 iscritti in tutto il mondo, tra cui anche italiani, era proprio basato sul comune interesse di trovare supporto per portare a termine il suicidio.

Ad interrompere la macabra attività la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, che ha disposto l’oscuramento del sito internet dopo le analisi dei cellulari di due diciottenni, che si sono tolti la vita in un hotel a Roma.

‘Sanctioned Suicide’, nella community anche ragazzi italiani

sanctioned suicide
screenshot You Tube

Le indagini romane, sono state avviate proprio a seguito della morte dei due giovani, deceduti a febbraio e dicembre dell’anno scorso, proprio dopo l’assunzione di un preparato a base di nitrito di sodio.

Entrambi i giovani, estranei fra loro, erano iscritti al sito incriminato, dove altre persone fornivano consulenza dal punto di visto farmacologico e sulla dieta tra intraprendere i giorni prima del gesto, per permettere ai farmaci di agire in maniera letale.

Oltre ai due casi a Roma, anche un altro suicidio avvenuto a Palermo nei mesi scorsi, sarebbe riconducibile alla community. In questo caso sono stati i genitori della vittima a scoprire la chat incriminata sul cellulare.

–> LEGGI ANCHE Uccide madre e vicina a bastonate. Concittadini scossi

–> LEGGI ANCHE Istigazione alla violenza, scandalo sui social: cosa è successo

Dopo quanto emerso fino ad ora, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha quindi emesso il provvedimento che, quantomeno nel territorio italiano, impedisce a chiunque l’accesso al sito. Proseguono le indagini, anche di natura tecnica, al fine di risalire all’identità di tutti i giovani coinvolti nella mortale attività.

Impostazioni privacy