Seid Visin e la verità sul suo suicidio. Parlano i genitori del calciatore, si sfata l’ipotesi di razzismo

A parlare sul suicidio del giovane calciatore Seid Visin è la famiglia. Il motivo non è collegato al razzismo, emergono nuove ragioni. 

 

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I genitori del giovane calciatore Seid Visin morto a 21 anni, hanno deciso di sfatare il mito del suicidio per razzismo, la verità è un’altra.

Il ragazzo di origini etiopi si è tolto la vita il 4 giugno 2021, “Il razzismo non c’entra con la morte di nostro figlio”, affermano i genitori di Seid. Da quanto si apprende dalle loro dichiarazioni, il calciatore aveva dimenticato l’Etiopia, in Italia era felice, conduceva una vita normale ricca di soddisfazioni, i suoi problemi sono iniziati con il lockdown.

Queste le dichiarazioni di Maddalena e Walter Visin all’emittente televisiva campana Telenuova.

Said Visin aveva dei problemi ma il razzismo non c’entra

 

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“Voglio precisare che Seid no si è ucciso per motivi razziali” , lo ha affermato il padre del ragazzo in un’intervista televisiva. Il calciatore di 21 anni era di origini etiopi ed aveva dei trascorsi con le giovanili del Milan.

Walter precisa che la lettera letta durante il funerale del ragazzo – improntata sul razzismo – era stata scritta tanti anni fa dall’ex calciatore e che in quelle parole lottava per gli altri non per se stesso. L’uomo ha comunicato anche che ha intenzione di realizzare il progetto di quella lettera, qualcosa per i giovani ed in loro funzione.

Durante l’intervista parla anche Maddalena, madre del ragazzo, che racconta di come il figlio abbia iniziato a stare male durante il lockdown. Si è molto isolato per le ragioni che tutti conosciamo e questo gli ha fatto perdere la percezione della realtà. Durante questo periodo di reclusione si trovava a Milano dove studiava giurisprudenza, era sempre chiuso nello studentato h 24, da solo senza poter confrontarsi con nessuno.

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Maddalena si è anche soffermata sul fatto che il ragazzo aveva dimenticato l’Etiopia, era orgoglioso di essere italiano, che a tutti diceva di essere nato qui. La sua morte è una tragedia dettata dalla solitudine, dai timori del domani, dalle incertezze.

 

 

 

 

 

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