Vaccini Covid, il pericoloso annuncio degli scienziati: cosa hanno scoperto

Una nuova scoperta degli scienziati sui vaccini Covid sta destando tanta preoccupazione. Scopriamo cosa hanno annunciato.

vaccini covid
Vaccini guanti (Foto di Vinzenz Lorenz M da Pixabay)

La campagna di vaccinazione in Italia sta procedendo a grandi passi. Sempre più gente è in attesa di accedere all’immunizzazione anti-covid, desiderosa di un ritorno alla vita normale. Complice anche l’arrivo della bella stagione.

Nel nostro Paese sono circa tredici milioni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, vale a dire il 24 per cento della popolazione. In queste ultime settimane si è registrato un incremento delle somministrazioni delle dosi. L’obiettivo è quello di giungere il prima possibile all’immunità di gregge.

In molte regioni sono stati organizzati degli “open day” per accelerare le vaccinazioni tra i soggetti che finora non hanno ricevuto neanche la prima dose. Si tratta soprattutto dei giovani, dai dodici anni in su.

Vaccini ai giovani: la raccomandazione dell’Aifa. E’ rischioso 

Le iniziative delle regioni organizzate per incrementare le immunizzazioni tra i giovani, hanno suscitato la preoccupazione degli scienziati. Molte sono state sfruttate per smaltire le riserve dei vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson, somministrandole a persone di età inferiore ai 60 anni.

Decisione del tutto imprudente per gli scienziati. La scelta è stata messa a punto in contrapposizione rispetto a quanto indicato dall’Aifa. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti raccomandato l’inoculazione di questi due farmaci a persone over 60, per scongiurare il rischio di eventi avversi, anche gravi, tra i pazienti.

Molti virologi hanno espresso il loro disappunto rispetto a quanto si sta verificando durante gli open day. Nettamente contrari alla somministrazione di vaccini Astrazeneca e J&J ai giovani anche Massimo Galli.

Secondo il direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, tali vaccini “andrebbero il più possibile limitati alle fasce d’età in cui la possibilità di creare problemi è praticamente nulla”. 

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Della stessa opinione anche l’immunologa Antonella Viola: “È sbagliatissimo proporre questi vaccini ai giovani, specialmente alle donne”. 

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