Dieci positivi in una palestra, 140 i possibili contagiati. Ecco dove

Focolaio in una palestra, per il momento sono dieci i casi positivi. I dettagli e i retroscena dell’accaduto.

focolaio palestra
fonte immagine Pixabay

Dal 25 maggio 2021 che la palestra hanno avuto il via libera alla riapertura, sempre nel rispetto delle norme preventive, permettendo l’allenamento anche negli spazi chiusi. A meno di un mese dall’allentamento sanitario si è registrato a Milano un focolaio con ben dieci persone risultate positive al Covid-19.

I dettagli sui positivi del focolaio in palestra

Un’istruttrice e nove frequentatori sono positivi. Tra questi uno di loro aveva già concluso il ciclo vaccinale ricevendo entrambe le dosi, ma è risultato positivo alla variante indiana. L’agenzia di Tutela della Salute (ATS) ha ricostruito la catena del contagio con il contact tracing individuando la palestra l’origine: la Virgin di via Amadeo di Milano.

Sotto osservazione restano anche i restanti iscritti in palestra, soprattutto coloro che hanno frequentato il posto fino al 31 maggio 2021, data in cui i positivi si sono recati ad allenarsi alla Virgin per l’ultima volta. Secondo una stima numerica si parla di 140 persone a rischio contagio, che sono state contattate e invitate dalla struttura a eseguire un tampone per prevenzione.

focolaio palestra
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Milano nel frattempo è in allerta, e con essa tutta Italia, per via della variante Delta (indiana) poiché questo della palestra Virgin non è stato un caso isolato. Ats sta svolgendo anche delle verifiche sull’effettiva responsabilità messa in atto dalla palestra stressa.

Se sono state rispettate tutte le norme igienico sanitarie previste dal governo e il distanziamento tra una persona e l’altra. Per il momento non sono state riscontrate anomalie a riguardo.

Ricordiamo le parole del sindaco di Milano Beppe Sala che, durante un’occasione svoltasi di recente, ha affermato che secondo lui non riusciremo a liberarci del Covid in tempi brevi.

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I controlli devono essere sempre più serrati per non permettere un ulteriore contagio di massa. La sua speranza è di riuscire a bloccare l’accumulo di possibili focolai e risalire nel breve tempo possibile al punto in cui è avvenuto il contatto diretto con il contagiato.

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