Massimo Giletti contro tutti: il giornalista si sfoga

Il conduttore è un fiume in piena e ne ha per tutti. Massimo Giletti dice finalmente la sua sull’ultimo, per lui, complicato periodo

Massimo Giletti (Instagram)
Massimo Giletti a Non è l’Arena (Instagram)

Il giornalista volto di La7, Massimo Giletti, si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

L’opportunità nel corso della sua partecipazione alla trasmissione Cartabianca di Bianca Berlinguer, sulla Rai, di cui per anni è stato una delle punte di diamante.

La sua intervista non fa che alimentare le voci di un suo abbandono alla rete di Cairo per ritornare tra le braccia di Mamma Rai.

In merito a questi rumors, il torinese ha preferito rimanere cauto, dicendosi ancora incerto sul suo futuro professionale, anche a causa dei due, difficilissimi, anni appena trascorsi.

Giletti fa riferimento ovviamente alle minacce ricevute in seguito ad alcuni servizi di Non è L’Arena. Minacce ricevute dal boss mafioso Filippo Graviano.

Giletti: “Mi aspettavo più solidarietà”

Alla Berlinguer, Massimo ha spiegato come vive la sua nuova vita da scortato: “La vita cambia perché la affidi ad altre persone”.

Ha proseguito poi ponendosi un interrogativo: “Il problema è perché chi si occupa di mafia deve finire sotto scorta?”.

Il conduttore ha confessato di sentirsi molto solo e amareggiato per la situazione, ma soprattutto stupito dalla mancanza di solidarietà di alcuni colleghi e non si è tirato indietro, facendo nomi e cognomi.

Sarebbero Lilli Gruber, Giovanni Floris e Corrado Formigli quelli ad averlo deluso maggiormente. “Praticamente tutta La7”, sottolinea la Berlinguer.

A mostrargli la loro vicinanza, invece, Enrico Mentana e Merlino. Giletti ha fatto presente che non dimentica chi gli è stato accanto in questo periodo complicato e che in ogni caso si sente temprato da quanto successo.

La conduttrice di Rai Tre, però, non demorde e cerca di estorcergli qualche informazione sul suo futuro televisivo, ma il piemontese glissa con eleganza.

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Ha difatti concluso rispondendo che “Quattro anni sono un ciclo importante” ribadendo però che ciò di cui ha più bisogno ora come ora è “stare sereno e tranquillo e avere tempo per riflettere”.

 

 

 

 

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