Vittima Covid più giovane in Italia, morto il piccolo Mario

Mario è la vittima più giovane morta in seguito al Covid in Italia, aveva solo 14 anni.

Ospedale Instagram Foto
Ospedale (Fonte Instagram)

È successo nelle scorse ore a Baggiovara, ospedale di Modena, dopo che il paziente era stato ricoverato da diversi mesi in terapia intensiva. La tragica sorte, toccata a Mario Ruocco, di appena 14 anni, è arrivata dopo 90 giorni di agonia.

I genitori e i parenti non hanno mai smesso di credere nella forza del ragazzo, che è riuscito a combattere il Covid ma, al contrario, non ha mai abbandonato la terapia intensiva.

La storia clinica di Mario Ruocco

Tutto è iniziato nel mese di maggio quando Mario ha iniziato a mostrare dei segni di malattia molto gravi e allarmanti. È stato subito ricoverato l’hub specializzato in pediatria, nella città di Bologna. I sintomi, sempre più preoccupanrti, lo avevano costretto a lunghe settimane in terapia intensiva. Giorni che però non sono bastati a salvargli la vita.

Un mese fa Mario si era negativizzato ma nonostante la mancanza del Covid il suo corpo aveva mostrato danni irreparabili proprio a causa della contrazione del virus. In contemporanea era stato trasferito all’ospedale di Baggiovara, nel modenese, sempre ricoverato in terapia intensiva.

Reparto in ospedale
Reparto Ospedale (pixabay)

Con il passare del tempo il suo organismo non è riuscito più a reggere i punti deboli lasciati dal virus, il ragazzo è deceduto nelle scorse ore dopo 90 giorni di terapia intensiva. Con la sua morte, Mario rappresenta la vittima più giovane mai registrata fin ora in Italia per via del Covid.

A rendere il tutto ancora più surreale, e allo stesso tempo ancora più difficile da accettare, è l’assenza di malattie o patologie represse. Mario non aveva alcun problema di salute eppure, seppur con un corpo sano e forte, non è riuscito a vincere la sua battaglia contro il Covid.

A stringersi al dolore dei genitori di Mario sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini che hanno dichiarato pubblicamente il loro rammarico.

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“Di fronte a un dolore che è difficile anche solo poter immaginare, esprimiamo la più sentita vicinanza ai genitori e alla famiglia, cui ci stringiamo. A loro e alla memoria del giovane va il pensiero commosso di tutta la comunità regionale”.

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