Massimo Giletti, dai ricoveri continui alla sua vita a rischio: il dramma del conduttore

Il famoso conduttore televisivo italiano, Massimo Giletti, è stato costretto ad affrontare un gran numero di ricoveri

Nonostante fosse stato lui stesso ad annunciare il suo addio in maniera nemmeno troppo velata, Giletti rimarrà al timone di “Non è l’arena” anche nella prossima stagione televisiva.

 

Massimo Giletti (Instagram)

Nel corso dell’ultima puntata della passata edizione, il presentatore aveva salutato tutti i suoi telespettatori che lo hanno seguito assiduamente durante i suoi quattro anni di permanenza sulle frequenze dei canali di La 7. Tuttavia Massimo è tornato sui suoi passi, facendo dietrofront rispetto a quella che sembrava a tutti gli effetti una scelta definitiva.

Una novità però ci sarà e riguarda proprio la trasmissione da lui guidata. “Non è l’arena”, infatti, non andrà più in onda la domenica, bensì in mezzo alla settimana, probabilmente il mercoledì. Il posto del format di Giletti verrà preso da “Atlantide”, come confermato direttamente da Andrea Purgatori tramite un Tweet pubblicato sulla nota piattaforma social.

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Il dramma che ha afflitto Massimo Giletti

Il motivo del suddetto cambiamento nel palinsesto di La 7 dovrebbe essere legato al fatto che Massimo non ha più intenzione di competere nell’ultimo giorno della settimana contro il programma di Fabio Fazio, “Che tempo che fa”.

Tuttavia, anche il mercoledì non sembra un giorno estremamente semplice da gestire, in quanto dovrà vedersela con “Zona bianca”, “Chi l’ha visto?” e, inoltre, con le partite di Uefa Champions League. Il carattere di Giletti è però noto a tutti, così come è riconosciuta la sua determinazione, dimostrata anche nei momenti più complicati da lui affrontati.

Massimo Giletti (Instagram)

Tanti anni fa, lo showman è stato vittima di una serie di problemi di salute, raccontati dallo stesso nel corso di un’intervista: “Ero affetto da una forma grave di scoliosi e ho dovuto portare corsetti, busti in gesso ed essere ricoverato più volte in ospedale. Per un bambino prima, ed un adolescente poi, non è stata un’esperienza facile ma le fatiche di quel periodo mi hanno temprato per il futuro”.

Verso la fine della sua confessione, il presentatore ha svelato di essere anche molto credente: “Nella mia vita ho fatto trenta viaggi a Lourdes. Ho avuto tanti contatti diretti con i malati, lavorando nelle piscine e, per i primi venti anni, andando in treno con loro. Quel luogo per me significa la presenza viva della Madonna”.

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