Caso Saman, il fratello rivela il luogo della sepoltura della ragazza

Svolta nelle indagini per la morte di Saman Abbas. Il fratello avrebbe rivelato dove si trova il cadavere della sorella

Svolta indagini Saman

Il fratello di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa dopo che si era rifiutata di accettare un matrimonio combinato, sarebbe a conoscenza del luogo dov’è sepolto il corpo della sorella e lo avrebbe già comunicato ai carabinieri.

Se le forze dell’ordine trovassero il corpo della ragazza, si avrebbe la certezza della sua morte, della quale è accusato lo zio Danish, i genitori e altri due cugini. La testimonianza rilasciata dal ragazzo in un’udienza avvenuta nel Tribunale di Reggio Emilia è considerata una prova che avrà valore in un processo eventuale per l’omicidio della giovane.

Il fratello di Saman ha fornito agli inquirenti una ricostruzione dettagliata della notte successiva all’omicidio, indicando lo zio come esecutore materiale. Nei giorni scorsi, come riportato dalla Gazzetta di Reggio, il ragazzo, che fin dall’inizio aveva comunicato la sua collaborazione nella vicenda, sosteneva di non essere a conoscenza del luogo di sepoltura.

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Fino ad oggi i carabinieri, per le ricerche, sono andati avanti con le perforazioni e i carotaggi di tutte le serre sulla base delle prove raccolte che potrebbero essere state usate per l’occultamento del cadavere. Tale attività verrà seguita dall’impiego delle unità cinofile nei prossimi giorni.

Durante l’udienza il fratello ha risposto alle domande, spiegando dove si trova il corpo della sorella che lui stesso ha ribadito essere stata uccisa per soffocamento dallo zio Danish Hasnain, fratello più giovane del padre Shabar Abbas. Quest’ultimo insieme alla madre Nazia Shahenn sono fuggiti in Pakistan.

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Dopo questa rivelazione i carabinieri hanno intensificato le ricerche del corpo della ragazza. La settimana prossima continueranno nell’area circostante l’azienda agricola della Famiglia Bartoli, per la quale lavoravano i membri della famiglia Abbas. Le ricerche continueranno nelle serre non ancora esplorate, che sulla base delle evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate come luogo di sepoltura. Gli investigatori stanno valutando la possibilità che altri soggetti abbiano partecipato al progetto criminoso.

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