Covid, due ricerche USA parlano di una probabile immunità a vita

Da oltreoceano giunge la speranza di poter ricorrere a un unico vaccino ricevendo l’immunità al Covid a vita, senza bisogno di richiami.

immunità covid
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Dagli Stati Uniti arrivano buone notizie sul fronte vaccini e immunità al covid. Due studi differenti affermano che, molto probabilmente, i vaccini anti covid possono portare un’immunità a vita e non limitata nel tempo.

La prima ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature, la seconda su BioRxiv, ed entrambe sostengono che le persone che hanno contratto il covid, e successivamente si sono anche vaccinate, riescono ad ottenere una maggiore resistenza al virus. Questi individui, o almeno la maggior parte di loro, potrebbero evitare ulteriori vaccini, a vita.

Diversa è la situazione per chi, invece, ha ricevuto soltanto la dose vaccinale. In tal caso la mancanza degli anticorpi potrebbe richiedere ulteriori richiami. Rientrano, infatti, in tale categoria, coloro che hanno contratto il covid senza produrre anticorpi.

Le cellule della memoria ci proteggono dal covid nel tempo

I due studi americani si sono soffermati su soggetti che hanno contratto il virus da almeno un anno. Nello specifico, secondo quanto pubblicato dalla rivista Nature, il Sars-CoV-2 produce delle cellule che si annidano nel midollo osseo e, quando necessario, producono gli anticorpi.

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BioRxiv afferma che queste cellule della memoria, chiamate cellule B, dopo un anno dal contagio si sviluppano e acquisiscono forza. Anche secondo gli immunologi più influenti la presenza degli anticorpi, unita al vaccino, garantisce una maggiore immunità alla malattia.

L’immunologo Michael Nussenzweig, della Rockefeller University, afferma che “Le persone che sono state infettate e vengono vaccinate hanno davvero una risposta formidabile, un set formidabile di anticorpi, che continuano poi ad evolvere”.

Gli anticorpi si presentano in maniera massiccia solo nei casi di infezione acuta da covid. Alla Washington University di St. Louis, però, gli studiosi hanno dimostrato che le cellule B si annidano nel midollo e si attivano quando richiesto. Questo accade anche quando la malattia è più lieve.

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I ricercatori hanno riscontrato anche che, in una minima percentuale di casi, non si sono sviluppate le cellule della memoria. Questo è il motivo per cui, secondo gli scienziati, anche chi ha contratto il covid necessita di sottoporsi al vaccino.

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