Covid Italia, il bollettino del 3 giugno: i dati

Covid Italia, i dati aggiornati al 3 giugno: ecco il bollettini con contagi, morti e guariti delle ultime 24 ore. 

immunità covid
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La situazione in Italia legata alla pandemia di coronavirus continua a migliorare: da diverse settimane il trend è in continua discesa. In attesa delle nuove decisioni del Governo, con alcune decisioni che ancora non convincono (il limite di quattro persone ai tavoli ha letteralmente sorpreso le Regioni) vediamo insieme il bollettino di oggi 3 giugno. I dati aggiornati dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile su contagi, morti, ricoveri e attualmente positivi ci dicono molto sull’andamento dell’epidemia nel nostro paese.

Stando ai report della Fondazione Gimbe, si è assistito ad una netta discesa delle curve praticamente in tutte le Regioni. La Fondazione ha comunque sottolineato il crollo del 34% dei tamponi effettuati. Stando al bollettino di oggi, il numero degli attualmente positivi è sceso ancora.

Covid Italia, il bollettino di oggi 3 giugno

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Il numero dei casi attuali, stando a quanto si legge nel bollettino del Ministero della Salute, scende ancora. 205.562 sono gli attuali positivi, con un calo di 4.488 persone rispetto a ieri. Con i 59 morti di oggi, il numero totale di decessi da inizio dell’emergenza è pari a 126.342. Cala ancora anche il numero dei ricoveri: -141 nelle ultime 24 ore. Da diversi giorni il numero dei pazienti ricoverati è ben al di sotto di quota mille.

Con 24 nuovi ingressi in terapia intensiva e 65 uscite, si registra anche un calo in questo dato di 41 unità. Molto basso il numero di tamponi: poco più di 62mila quelli molecolari e poco più di 35mila quelli rapidi.

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L’arrivo del caldo e la campagna vaccinale stanno rallentando la diffusione del nuovo coronavirus. Da oggi non esiste più la differenza per classi d’età: tutti possono iscriversi sul portare per ricevere le dosi di vaccino. Il commissario Figliolo ha già spiegato che giugno sarà il mese cruciale perché arriveranno nel nostro paese più di 20 milioni di dosi. Le Regioni, come al solito, non viaggiano sullo stesso binario: ognuno ha optato per una strategia diversa.

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