Droga nascosta tra le banane: maxi sequestro di cocaina al porto

Maxi sequestro di cocaina al porto: gli agenti della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia hanno ritrovato più di una tonnellata di droga. 

Foto pixabay porto
Nave (pixabay)

Mattinata di grande lavoro al porto di Gioia Tauro, in Calabria. Le forze dell’ordine e i funzionari, grazie all’ausilio di sofisticati strumenti, sono riusciti a scovare un grande carico di droga nascosto in modo incredibile in alcuni container.

La sostanza stupefacente superava i 1000 chili e proveniva dall’Ecuador. La cocaina sequestrata, secondo gli ultimi aggiornamenti, era diretta verso la Turchia e avrebbe fruttato un introito di ben 225 milioni di euro.

Maxi sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro

Questa mattina, al porto di Gioia Tauro, c’è stato un maxi sequestro di droga. La Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno individuato un container sospetto e hanno individuato proprio tra le casse di banane provenienti dall’Ecuador circa una tonnellata di cocaina.

Nave merci
Nave (foto Pixabay)

Dopo le prime verifiche, i funzionari hanno capito di aver intercettato una cocaina di qualità purissima, tagliata ben 4 volte prima di essere inviata sul mercato. L’attività di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti è stata eseguita utilizzando i più moderni scanner, che hanno individuato subito il tutto nascosto incredibilmente nelle casse della frutta esotica.

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Anche nella giornata di ieri c’è stato un maxi sequestro di un carico di oltre 32 chilogrammi di hashish. La Guardia di Finanza ha trovato la droga su un’auto con targa spagnola che veniva dalla Francia, precisamente alla barriera autostradale di Ventimiglia. Il conducente dell’auto è stato arrestato: inizialmente l’auto era stata fermata dalle forze dell’ordine per un semplice controllo. L’hashish era stato nascosto in alcuni involucri di cellophane ed era stato mescolato a caffè in polvere. Ad insospettire i finanzieri sono state, senza ombra di dubbio, le risposte contraddittorie fornite dal conducente. Come se non bastasse, nella vettura sono stati trovati anche 1.500 euro in contanti.

 

 

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