Denise Pipitone, scoperto il luogo dove è stata segregata

Dal 1° settembre del 2004 che proseguono le ricerche sulle tracce di Denise Pipitone. La bambina di quattro anni scomparsa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

Denise Pipitone (Instagram)
Denise Pipitone sorridente (Instagram)

Molti sono stati i colpi di scena e le piste seguite dagli investigatori ma questo nodo irrisolto sulla scomparsa della minore non riesce a sciogliersi. Dopo il coinvolgimento della giovane ragazza russa che aveva alimentato le speranze dei parenti di Denise ci sono nuove chiavi di lettura.

A quasi vent’anni dalla sua scomparsa, il caso singolare è considerato ancora un tema caldo e discusso nelle trasmissioni televisive italiane. L’ultima analisi è stata fatta negli studi di Rai3, nel format Chi l’ha visto? condotto da Federica Sciarelli, che tenta di fare luce sulla questione da tempi addietro.

Nella puntata del 9 giugno si è andata a ripercorrere la dichiarazione di uno dei testimoni chiave di questa vicenda: il sordomuto Battista Della Chiave, che sosteneva di aver visto Denise poco prima della sua scomparsa. Nonostante l’uomo non sia stato compreso dall’interprete dei segni durante l’interrogatorio, la Procura di Marsala non lo ha dichiarato un testimone degno di credibilità, pur avendo riconosciuto per tre volte il volto di Denise mostrato in diverse foto dai pm.

La ricostruzione di Chi l’ha visto? sulla scomparsa di Denise Pipitone

Seppur il testimone chiave sia ormai deceduto, la missione di Chi l’ha visto? è stata quella di reinterpretare la sua testimonianza attraverso un attento studio della lingua dei segni. La dichiarazione è stata poi ricostruita seguendo le tracce dall’abitazione di Della Chiave, dal magazzino di Via Rieti, lo stesso luogo in cui è partita la chiamata dopo la sparizione di Denise.

Denise Pipitone Piera Maggio (Instagram)
Denise Pipitone e la madre Piera Maggio (Instagram)

Durante la ricostruzione sul posto un inviato della trasmissione Rai riconosce il posto che era stato descritto da Della Chiave. L’uomo affermava che la bambina era stata portata in un luogo con delle sbarre verticali e che fosse stata chiusa a chiave.

Poi il racconto si sofferma su un ponte, dove sostiene possa essere stata nascosta la giovane vittima ed infine si arriva al faro. Qui Della Chiave si era dichiarato un testimone oculare in merito alla disfatta del veicolo sul quale la bambina era stata allontanata, la motocicletta era stata gettata – secondo i suoi ricordi – in acqua.

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In sintesi, ancora una volta, gli esperti affermano che questo racconto non fosse del tutto convincente.

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