Vaccini, il via per gli adolescenti. A Rieti il primo Junior Open Day

Vaccini, con il via libera di Ema e Aifa per il Pfizer è arrivato anche il turno dei 12-15enni. Nel Lazio open day oltre le aspettative.

vaccini open day
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Le somministrazioni del vaccino Pfizer alla fascia di età tra i 12 e i 15 anni hanno avuto il via libera da parte dell’Aifa solo lunedì scorso. Prima infatti il vaccino realizzato dalla multinazionale Usa e da Biontech poteva essere somministrato solamente agli over 16. Per gli altri vaccini invece, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, il limite resta ancora fissato a 18 anni.

La platea delle persone che possono vaccinarsi si allarga così di 2,3 milioni di ragazzi. Secondo il direttore dell’Istituto Negri Remuzzi però bisogna prima completare la vaccinazione di tutti gli over 30, e poi dare priorità a fare la seconda dose per le persone anziane e per quelle a rischio, soprattutto in funzione della possibilità che arrivi in Italia la variante delta.

Intanto tutte le Regioni hanno aperto alle prenotazioni per i più giovani: in tutta l’Emilia Romagna da lunedì sono aperte le prenotazioni per tutti i cittadini con meno di 40 anni: si procederà in maniera scaglionata, con finestre distanziate di due o tre giorni per ogni fascia di età. In Lombardia la fascia 12-29 anni ha superato già sabato le 580mila prenotazioni.

In Puglia invece gli studenti dai 12 anni ai 15 anni dal 23 agosto avranno sessioni di vaccinazione a cura delle Asl e degli uffici scolastici, con il richiamo a partire dal 13 settembre.

Vaccini, a Rieti il primo Junior Open Day

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A Rieti domenica 6 giugno dalle ore 9 è partito il primo Junior Open day del Lazio dedicato ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni.

Per l’appuntamento erano state previste 120 dosi Pfizer, ma “vista la grande adesione abbiamo raddoppiato il numero di dosi e sono circa 200 i ragazzi che si vaccineranno”, spiega Emma Giordani, responsabile della campagna vaccinale per l’Asl di Rieti.

I primi giovanissimi vaccinati del Lazio sono Anna, una 14enne di Rieti, e Leonardo, di 12 anni di Palestrina, che quando hanno saputo dell’open day non ci hanno pensato due volte a vaccinarsi. “E’ un’occasione per riprenderci la nostra libertà”, hanno spiegato.

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L’obiettivo è “fermare il più possibile la trasmissione del virus”, sottolinea Sergio Abrignani, membro del Cts. “Il motivo per cui si cerca di vaccinare gli adolescenti è soprattutto quello di non avere milioni di persone ad alto livello di socialità dove si possono sviluppare delle varianti”, spiega a In mezz’ora in più su Rai 3.

La priorità, però, resta la vaccinazione dei più fragili per abbattere la mortalità.

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