Hantavirus, un caso in Italia. Come scoprire i sintomi della “febbre da topo”

La febbre da topo spaventa tutte le fasce di persone considerate a rischio: vediamo chi sono. 

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fonte immagine Pixabay

Nella zona di Tarnova e Aidussina, al confine con il Friuli Venezia Giulia, in Slovenia, si sono registrati diversi casi di infezione da hantavirus, conosciuta in Italia con l’appellativo di febbre da topo. Un cittadino sloveno che vive e lavora al confine si è recato all’ospedale di Gorizia per chiedere un pronto soccorso. La diagnosi è stata quella di febbre da topo.

Ecco come avviene la trasmissione dell’infezione

L’hantavirus trova il suo habitat ideale nelle zone rurali, come viene indicato dal nome sono i piccoli roditori a permettere la circolazione del virus attraverso escrementi e urine. Il contagio sull’uomo avviene o tramite inalazione del virus, tramite il tocco diretto del terreno contaminato e con il morso da parte di un topo che lo rilascerebbe, in questo caso, dalla saliva.

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Una volta infettato il roditore rilascia il virus per tutta la sua vita, per questo è bene prestare attenzione anche agli attrezzi utilizzati per la pulizia e per la coltivazione dei terreni in modo da diminuire le percentuali di dispersione nell’ambiente di micro particelle infette.

Sintomi da tenere sotto controllo e rimedi contro la febbre da topo

Il virus non viene trasmesso da uomo a uomo ma solamente da animale a uomo per cui forestali e allevatori coloro che incorrono in rischio più alto. I sintomi dell’hantavirus sono febbre alta, mal di testa, brividi, dolore addominale, congiuntivite, rossore al viso e disturbi respiratori. L’infezione può avere una durata variabile che va dalle 2 alle 4 settimane ma, se trascurata, può portare complicanze anche gravi, come nefropatia epidemica, emorragie e sindromi polmonari.

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Non esistono sul mercato farmaci specifici o vaccini per prevenirne la contaminazione ma si possono utilizzare dei farmaci antivirali che aiutano a ridurre l’infezione. Per evitare il rischio di contagio il ministero della Salute invita le fasce a rischio a prestare la massima attenzione evitando l’esposizione ai roditori e ai loro escrementi, lavare spesso le mani, non sedersi a terra nelle zone contaminate e indossare una mascherina in caso di pulizia in quelle aree.

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