Blitz in hotel per Emilio Fede: l’ira del giornalista

Brutta sorpresa per Emilio Fede, l’ex storico direttore del Tg 4, già colpito nei giorni scorsi da un grave lutto

Fede 2 (Instagram)
Emilio Fede (Instagram)

“Non ho parole. Ma in che Paese siamo?” questo il commento del giornalista Emilio Fede dopo quanto accadutogli a il sito de Il Roma.

Una disavventura, per lui, che si aggiunge al già triste e complicato periodo che sta vivendo da un po’ di tempo a questa parte. Fede appena quattro giorni fa ha perso la sua compagna fedele, Diana de Feo, sua collega, con la quale era sposato dal 1965. “Era la mia vita” il commovente addio alla moglie.

L’uomo è stato inoltre condannato a 4 anni e 7 mesi per il processo Ruby, che sta scontando ai domiciliari. Pena che per Fede di concluderà nel 2024, a 93 anni.

L’ex direttore ha compiuto 90 anni il 24 giugno e da tempo non è più autosufficiente e costretto su una sedia a rotelle, accudito da una collaboratrice del San Salvador.

Emilio Fede: era già capitato anche a dicembre

Il siciliano non ci sta ed è indignato per il trattamento ricevuto da parte delle forze dell’ordine, soprattutto in un momento così delicato per lui.

 

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Il fatto è accaduto a Napoli, dove Emilio Fede si trovava dopo aver partecipato ai funerali della moglie nella chiesa del Vomero il 24 giugno. Nella notte, verso le 4 del mattino, è stato svegliato da due agenti della Questura presenti per controllare che fossero in regola le autorizzazioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano circa il suo trasferimento.

Da quanto racconta, i poliziotti sarebbero andati via un’ora dopo, finito di esaminare i documenti in suo possesso, risultati poi corretti.

E’ un fiume in piena il giornalista, e ci tiene a precisare che non è la prima volta che gli accade un episodio del genere: lo scorso anno, a giugno, la Polizia lo aveva raggiunto mentre era intento a festeggiare il suo compleanno con la compagna sul lungomare e lo aveva accusato in quel frangente di evasione dai domiciliari.

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A dicembre sempre dell’anno scorso, un blitz della Polizia sempre con le stesse modalità. “Hanno voluto trattarmi come un boss” ha concluso.

 

 

 

 

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