Omicidio Bologna, Ragazza uccisa a coltellate: fermato l’amico di 17 anni

Omicidio Bologna: “Da anni sento una voce dentro, ho rabbia”, le parole sorprendenti del ragazzo che ha confessato l’omicidio

Aggressione coltelli albergo

Nella notte è stato fermato un amico di Chiara Gualzetti, la giovane trovata morta a qualche centinaia di metri da casa, uccisa per accoltellamento a Valsamoggia, in provincia di Bologna. “Sento un demone che mi parla da molti anni”, così il ragazzo avrebbe giustificato in parte il movente dell’omicidio. La ragazza era scomparsa domenica da casa.

Nell’interrogatorio avvenuto nella notte, il giovane avrebbe fornito versioni contraddittorie, con ammissioni parziali. Le cause dell’assassinio sono ancora poco chiare poiché le spiegazioni rilasciate agli inquirenti risultano incomprensibili.

Ha detto di aver agito sulla scia di una spinta superiore, una rabbia che lo rendeva violento. Il 17enne avrebbe anche dichiarato che la ragazza gli aveva espresso il desiderio di morire. “L’ho fatto per lei” avrebbe aggiunto parlando con le forze dell’ordine. Il corpo della 16enne presentava ferite da taglio e altre lesioni.

IL RAGAZZO ERA SEGUITO DA UNA PSICOLOGA

Omicidio ragazza Bologna

La Procura per i minorenni sta valutando se sottoporre il reo confesso ad una perizia psichiatrica. L’ipotesi di accusa formulata dalla Procura per i minorenni di Bologna nei confronti del ragazzo di 17 anni dopo che quest’ultimo ha confessato di aver ammazzato Chiara Gualzetti, è Omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima aveva meno di 18 anni.

Gli investigatori, coordinati dalla procuratrice Silvia Marzocchi e dal pm Simone Purgato, hanno elementi per pensare che il ragazzo avesse pianificato il delitto da diverso tempo. Avrebbe organizzato un appuntamento con la ragazza con l’intento di ucciderla e portando con sé il coltello che è stato ritrovato.

Il giovane coetaneo di Chiara è stato l’ultimo ad incontrarla ed era stato il primo ad essere ascoltato dalle forze dell’ordine. Inoltre ci sarebbe stato un interesse sentimentale da parte della vittima per il suo assassino, forse non corrisposto. Il racconto del ragazzo attualmente è al vaglio della Procura per i minorenni di Bologna.

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“Il mio assistito è molto scosso e si è messo a piena disposizione. Capiamo il dolore della famiglia. Che è il dolore di due famiglie”, lo ha dichiarato l’avvocato Tania Fonzari, difensore del giovane fermato nella notte.

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