Incidente in campagna in Piemonte: muore bambino di 10 anni

Incidente in campagna: il dramma si è verificato tra i comuni di Sommariva del Bosco e Cavallermaggiore nella grande provincia di Cuneo

Bambino muore campagna

 

Un bambino di 10 anni ha perso la vita in seguito ad un incidente avvenuto nelle campagne di Sommariva del Bosco, un piccolo comune che si trova nella provincia di Cuneo.

Secondo le ricostruzioni, il bimbo era a bordo di un rimorchio che trasportava grano trainato da un trattore quando è rimasto ucciso. Dai primi accertamenti effettuati, risulta che la vittima è stata travolta dal grano appena trebbiato.

Il dramma è avvenuto nella serata di ieri, nella frazione di Maniga, locata tra Sommariva e Cavallermaggiore, nel Roero. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso prontamente ma per il bambino non c’é stato nulla da fare. La dinamica dell’incidente attualmente è in fase di esame da parte delle forze dell’ordine.

MUORE TRAVOLTO DAL TRATTORE NEL CHIANTI

Bambino muore campagna

Un operaio di 24 anni è morto schiacciato da un trattore mentre lavorava in un’azienda agricola a Panzano, nel comune di Greve in Chianti, in provincia di Firenze.

Il mezzo sul quale lavorava il giovane si è ribaltato mentre si trovava in un uliveto in pendenza. Questo è il secondo incidente mortale del genere avvenuto nel giro di pochi giorni nella zona del Chianti.

Sabato scorso, un uomo di 59 anni ha perso la vita travolto da un trattore in località Uzzano, sempre nella zona di Greve in Chianti.

Dalle prime verifiche dei carabinieri è emerso che il lavoratore di 24 anni, originario di Roma, lavorava nella ditta dello zio con un contratto regolare. Al momento dell’incidente mortale stava operando in una zona scoscesa.

Quando il trattore si è ribaltato è morto sul colpo in seguito alle gravi ferite riportate. Per il trattore è stato disposto il sequestro da parte delle forze dell’ordine. Il corpo della vittima rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria e nelle prossime ore si deciderà se procedere con l’autopsia.

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“Basta morti, fermare scia sangue serve lavoro buono. Lavoro di qualità. Lavoro che non può far ammalare o uccidere”. Queste le parole di Luigi Sbarra, leader della Cisl, intervenuto nei giorni scorsi alla manifestazione contro lo sblocco dello stop ai licenziamenti, a Firenze

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