Nek, il dramma che gli ha cambiato la vita: “Ho rischiato di morire”

Il famoso cantautore italiano ha parlato del dramma da lui vissuto, per colpa del quale ha rischiato di perdere la vita

Nato in Emilia Romagna all’inizio degli anni settanta, Filippo Neviani si è ritagliato uno spazio nei vertici della musica nostrana, grazie ad alcuni capolavori da lui realizzati.

 

Nek (Instagram)

La sua carriera è iniziata nel 1986 con l’ingresso in alcune band, prima di intraprendere la strada come solista nel 1991. Nella stagione seguente è arrivato il suo album d’esordio, mentre nel 1993 è salito per la prima volta sul celebre palcoscenico del Teatro Ariston, in occasione della quarantatreesima edizione del Festival di Sanremo.

È sempre nella medesima cornice che qualche tempo più avanti ha portato uno dei brani che lo ha consacrato ad altissimi livelli, ossia “Laura non c’è”. Nonostante quest’ultima canzone le valse soltanto il settimo posto nella graduatoria finale, il pubblico dimostrò un particolare apprezzamento tanto che l’album in cui è contenuta ha fatto registrare più di un milione di copie vendute.

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Nek e la tragedia sfiorata per un pelo

Nel 2006 l’artista è convolato a nozze con Patrizia Vacondio, insieme alla quale vive felicemente tutt’oggi. La coppia ha dato vita a Beatrice, l’unica figlia di Nek ma non di sua moglie. Quest’ultima, infatti, è mamma anche di Martina, nata da una relazione precedente a quella con il suo attuale marito.

È proprio grazie all’affetto e alle cure della sua famiglia che il cantante è riuscito a risollevarsi da un periodo buio, scaturito da un terribile incidente in cui il quarantanovenne nato a Sassuolo è incappato non molto tempo fa.

Nek (Instagram)

Lo scorso novembre, Filippo ha rischiato di perdere una mano a causa di una gravissima ferita provocata da una sega circolare. Ha raccontato l’episodio durante un’intervista ai microfoni di “Verissimo”, talk show targato Mediaset presentato dalla Toffanin: “Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nel migliore avrei perso i sensi. Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso”.

Dopo circa undici ore di intervento, i dottori sono riusciti a salvare la mano del cantante, proprio per merito della sua freddezza. Ovviamente ha dovuto seguire un lungo percorso di riabilitazione, dato che alcune dita sono quasi saltate via, come dichiarato da Nek nella medesima intervista. La ripresa è stata comunque molto faticosa, ma per fortuna ha potuto contare sul supporto e sulla vicinanza dei suoi affetti più cari.

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