Damiano dei Maneskin, il dramma della malattia senza una vera cura: nessuno se lo aspettava

Il cantante della popolare rock band è costretto a fronteggiare una situazione davvero molto delicata. Vediamo di che si tratta

L’ultimo anno è stato senza alcuna ombra di dubbio quello della definitiva consacrazione dei Maneskin, gruppo formato da quattro giovani artisti nati nella nostra capitale.

 

Maneskin (Instagram)

Tutti abbiamo avuto modo di assistere infatti ai due grandi successi ravvicinati di cui si sono resi assoluti protagonisti. Nel giro di pochissimo tempo, la band ha trionfato prima al Festival di Sanremo e successivamente all’Eurovision Song Contest, grazie al brano che ha letteralmente spopolato intitolato “Zitti e buoni”.

I quattro hanno già dato prova della loro internazionalità, riscuotendo un ampio seguito anche al di fuori dell’Italia. Ad ulteriore testimonianza di questo, c’è il fatto che diverse loro canzoni sono scritte anche in inglese, in modo tale che la loro musica possa raggiungere quante più persone possibili in giro per il mondo.

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Le difficoltà incontrate da Damiano dei Maneskin

Da quando sono saliti alla ribalta, i membri dei Maneskin hanno catturato l’attenzione nei loro confronti anche in merito alla sfera personale. Come facilmente ipotizzabile, le luci dei riflettori sono state puntate in particolar modo verso il frontman.

Dal 2017 Damiano è impegnato sentimentalmente con Giorgia Soleri, modella ed influencer italiana. Quest’ultima ha già fatto parlare di sé per via di alcune dichiarazioni riguardanti la sua bisessualità.

Tuttavia, il nome della venticinquenne è salito agli onori della cronaca anche per un altro motivo. Lei infatti, è affetta da una malattia che colpisce in media una donna su sette, la quale viene chiamata “vulvodinia”.

Giorgia Soleri (Instagram)

Questo tipo di patologia è molto fastidiosa, nonostante i sintomi non siano chiaramente visibili. Ciò che comporta è un dolore cronico (o bruciore) a livello vulvare, rendendo difficile la vita di chi ne è affetto. Purtroppo inoltre, il dramma sta nel fatto che, almeno per il momento, non è stata ideata ancora una possibile cura.

Proprio tramite il suo profilo Instagram, seguito da oltre trecentocinquantamila utenti, la Soleri ha cercato di sensibilizzare tutti i suoi follower parlando della suddetta malattia. Secondo lei c’è ancora un tabu legato al sistema urogenitale femminile, motivo per cui spesso per diagnosticare una patologia come la vulvodinia vengono impiegati anche diversi anni.

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