Gerry Scotti, la difficile confessione sulla malattia che si porta dietro da anni: “Letteralmente paralizzato”

Sono anni che Gerry Scotti si porta dietro una malattia che gli ha causato diversi problemi durante la vita. Vediamo di che cosa si tratta

Il conduttore di “Caduta libera” si è reso autore di una lunga intervista rilasciata a “Ok Salute e Benessere”, durante la quale ha confessato una serie di disturbi che si porta dietro fin da quando era giovanissimo.

 

Gerry Scotti (Instagram)

Lo zio Gerry è senza alcuna ombra di dubbio uno dei presentatori televisivi italiani più conosciuti e stimati in assoluto, sia per la sua abilità che mostra quotidianamente nel lavoro da lui svolto, ma anche per la sensibilità e le fragilità che lo rendono un uomo comune. A tutte queste qualità che abbiamo citato va aggiunta però la sua proverbiale simpatia, con la quale colora le trasmissioni da lui guidate rendendole uniche ed amatissime dal pubblico da casa.

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La confessione di Gerry Scotti

Nel corso della suddetta intervista Scotti ha premesso innanzitutto di non essere un “malato immaginario”, piuttosto è una persona che ama la vita e si concede anche qualche sfizio, primo fra tutti quello del buon cibo. Tuttavia, una delle sue più grandi paure è quella dell’altezza, infatti non ha nascosto di soffrire di vertigini.

“Di vertigini soffro per davvero, praticamente da sempre. Sarà che sono un ragazzo di campagna, che sono nato dove c’era solo il piano terra e dove una casa di quattro piani era già una specie di grattacielo”, ha esordito Gerry, prima di proseguire nel racconto di un episodio che, a distanza di molti anni, è rimasto impresso nella sua memoria.

Gerry Scotti (Instagram)

Quando aveva sedici anni, venne invitato ad una cena che si teneva sulla cima di un grattacielo: “Bene, a un certo punto, durante la serata, il padrone di casa ha la brillante idea di scavalcare la balaustra del terrazzo e di cominciare il giochetto del senza mani in bilico sul cornicione”.

Fu proprio questo l’evento che ha reso quella che era una paura in una vera e propria fobia per il sessantacinquenne di Miradolo Terme: “Da quel momento la mia vita è cambiata. Mentre attorno a me tutti gridavano, chi in preda al panico chi all’eccitazione, io ero letteralmente paralizzato”.

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